Covid, De Luca all’attacco: “Zona rossa? Siamo nelle mani di Dio”

[scJWP IdVideo=”QiLzfWje-Waf8YzTy”]

“La mia opinione è che la questione delle zone sia una grande buffonata”. Non usa mezzi termini, come ormai nel suo stile, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che durante la diretta Facebook istituzionale del venerdì ha nuovamente attaccato le decisioni del Governo, confermando la differente linea di pensiero rispetto all’esecutivo alla vigilia delle nuove decisioni riguardanti le restrizioni per contrastare la pandemia.

“Questa non è una zona rossa: evitiamo di prenderci in giro”

“Siamo di fronte a qualcosa che non merita neanche un commento – ha chiosato de Luca -. Ho verificato come tutti i cittadini che, al di là dei negozi di abbigliamento per adulti, scarpe e pelletteria, è tutto aperto. Il livello dei controlli, tranne forse nei primi due giorni, è uguale a zero. Parlare in queste condizioni di zona rossa è una cosa che fa innervosire, fa indignare”.

De Luca, poi, si mostra a dir poco fatalista davanti alle notizie che lui stesso dà nel corso della diretta: “Io ormai mi sono convinto, e lo dico tranquillamente a tutti i miei concittadini campani, che siamo nelle mani del Padreterno e, per quello che ci riguarda, della Regione Campania. Tutto il resto è una valanga di chiacchiere, fumo, ipocrisia e finzioni. Questa non è una zona rossa, non so cosa sia. Ma evitiamo perlomeno di prenderci in giro”.

Il nuovo attacco di De Luca a tv e stampa

[scJWP IdVideo=”raKmCE6W-Waf8YzTy”]

Il governatore della Campania, però, non ne ha soltanto per il Governo. Dalla sua scrivania, De Luca parla anche di tv e stampa con toni non esattamente accomodanti, pur senza fare esplicitamente nomi. “Mi è capitato di vedere di sfuggita un conduttore televisivo, ho avuto l’impressione che fosse un po’ esaltato: dava numeri al lotto – ha detto -. Ci sono personaggi che noi in genere ricoveriamo al Cardarelli per coma etilico. Quando l’ho visto mi è venuta questa riflessione: fosse stato a Napoli lo avremmo già ricoverato”.

“C’è poi un pinguino che scrive sul Corriere della Sera che ha prodotto con un articolo il punto più alto nella comunicazione in Italia dal punto di vista della volgarità, della cafoneria e dell’ignoranza – ha aggiunto -. Ricordo sempre un proverbio tedesco secondo cui ‘la pazienza vince su tutto'”.

“Pugno di ferro contro furbetti delle terapie intensive”

[scJWP IdVideo=”9li5ryRw-Waf8YzTy”]

Parlando poi della situazione negli ospedali campani, De Luca ha sottolineato un’altra criticità: “Abbiamo registrato nel corso di queste settimane un dato su cui stiamo ragionando. In qualche caso è capitato che qualcuno abbiamo risposto da qualche ospedale a qualche chiamata del 118 per mandare qualcuno in terapia intensiva, che non ci fossero posti liberi. Questa situazione è capitata più volte in orario serale. La sensazione è che ci sia qualche buontempone che quando arriva la richiesta di terapia intensiva alle 8 di sera dice che non ci sono posti liberi perchè magari poi deve fare la nottata”.

“È già capitato negli anni scorsi per i posti al pronto soccorso. Abbiamo una piccola percentuale di farabutti che cerca di non fare il proprio dovere e andremo fino in fondo, con il pugno di ferro, nell’accertare eventuali anomalie” ha concluso il governatore della Campania.

Impostazioni privacy