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Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri del nuovo decreto legge, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato di alcune delle nuove disposizioni. Il premier ha spiegato che il decreto è stato concepito per affrontare la risalita della curva di contagio. È proprio in quest’ottica che si inserisce la decisione di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio del 2021. “Abbiamo anche recuperato il rapporto stato-regioni, come nella fase acuta dell’epidemia. D’ora in poi le regioni potranno adottare misure più restrittive rispetto a quelle prese a livello nazionale, ma non potranno allentarle, se non con l’intesa del ministro della Sanità”, ha aggiunto Conte.
L’obbligo di indossare la mascherina all’aperto
Parlando dell’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto (già in vigore), Conte ha spiegato che si tratta di una misura necessaria se si vogliono evitare misure restrittive per le attività produttive e sociali. Possono uscire di casa senza il dispositivo di protezione individuale solo i bambini con meno di sei anni, chi svolge attività sportiva e chi ha problemi di respirazione. All’interno delle abitazioni private non è obbligatorio indossare le mascherine, tuttavia il governo invita comunque a prestare la massima attenzione.
Conte spiega le nuove disposizioni
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“La ragione del decreto è semplice: noi abbiamo sempre adottato una linea coerente, mettendo al primo posto la tutela della salute pubblica”, ha spiegato Conte. “Anche la trasparenza è importante: finora abbiamo sempre condiviso i dati con i cittadini e continueremo a farlo. Infine, adottiamo le nuove misure basandoci sui principi dell’adeguatezza e della proporzionalità. Nella fase del lockdown questa misura non era proporzionata, adesso può evitare misure più drastiche”, ha aggiunto il Premier.
“Nessuna polemica tra il Cts e il viceministro Sileri”
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Commentando le indiscrezioni su dei possibili dissapori tra il Comitato tecnico scientifico e il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, Conte ha fatto chiarezza. “Non c’era nessuna polemica. C’erano un paio di profili su cui c’è una riflessione in atto, ma nulla di che”.
Conte: “L’esiguo numero di parlamentari in aula? Dipende dalla quarantena”
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Conte ha poi parlato dei problemi legati alla mancanza in aula del numero legale di parlamentari per l’approvazione dei documenti legislativi. “La scelta dell’opposizione di uscire dall’aula ha impedito di raggiungere i numeri della maggioranza, anche perché molti parlamentari erano in quarantena. Se la situazione del contagio dovesse peggiorare è chiaro che diventerà sempre più difficoltoso raggiungere il numero legale previsto per l’approvazione dei documenti legislativi”, ha spiegato il Premier.