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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, interviene alla Camera dei Deputati in occasione dell’informativa sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del Coronavirus. “È con le misure che Governo e Regioni hanno adottato che abbiamo salvato la vita a migliaia di persone, abbiamo alleggerito il peso insostenibile che arrivava sui nostri presidi sanitari e abbiamo sviluppato, giorno dopo giorno, le condizioni perché l’Italia potesse finalmente ripartire”, ha detto Speranza. “Siamo stati il primo paese occidentale ad essere colpito, le nostre scelte sono state seguite da molti altri paesi, non vi era alternative alla durezza delle misure adottate”.
Dopo mesi drammatici, continua Speranza, “avvertiamo l’urgente esigenza di allargare e rilanciare il confronto istituzionale, politico e sociale. Serve un confronto a tutto campo, a partire dalle forze politiche in Parlamento, con le tante preziose energie delle professioni sanitarie, del mondo scientifico, università, volontariato e associazionismo. Una forte sinergia istituzionale e sociale è la bussola per attraversare la tempesta”.
Speranza sul Coronavirus: “Una seconda ondata è possibile”
Per quanto riguarda il futuro del Coronavirus, Speranza mette tutti in guardia. “Ci vuole misura nelle nostre affermazioni e non dobbiamo mai dare dichiarazioni contraddittorie ai cittadini. Una seconda ondata o una recrudescenza è possibile. L’intervista di ieri di Anthobny Fauci è molto chiara. Le nostre decisioni sono orientate sulla base di criteri di verifica e di parametri severi. L’epidemia non è conclusa, ci sono ancora focolai attivi, il virus continua a circolare. Siamo sulla strada giusta ma il nemico non è vinto”. “Aumentano i guariti, si riduce la curva del contagio, molte regioni sono a zero, diminuiscono i deceduti. L’indice Rt è in tutta Italia sotto 1. Sono dati incoraggianti che però rappresentano solo una parte della realtà. Le analisi rilevano indicazioni precise che non dobbiamo sottovalutare”, conclude. “L’epidemia non è finita: ci sono ancora focolai di trasmissione e il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare”.
Speranza ricorda i volontari e la Camera applaude
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Tutta la Camera ha poi applaudito quando Speranza ha rivolto i ringraziamenti a tutti quelli che hanno contribuito alla lotta al Coronavirus. “C’è la nostra lotta contro il tempo, non solo il lavoro senza sosta dei nostri medici e infermieri, del nostro personale sanitario ma anche quello di tante donne e uomini che hanno svolto il loro dovere con onore, c’è il lavoro delle forze di polizia, della Protezione civile, delle migliaia e migliaia di volontari, a tutti loro andrà sempre la nostra più profonda gratitudine”.