Coronavirus, Michele Pais: “Sardegna offesa e contagiata”

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Il coronavirus torna a far preoccupare l’Italia, dopo i numeri recenti che parlano di un’impennata dei casi, in parte legati anche agli italiani di ritorno dalle ferie. Tra le regioni più colpite dagli attacchi mediatici, c’è la Sardegna, tacciata da alcuni di essere il nuovo “focolaio d’Italia”. “La Sardegna offesa, contagiata e accusata. Un fatto ignobile e inaccettabile“. Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, a tutti gli “attacchi” ricevuti in questi giorni.

Coronavirus, la “campagna denigratoria” verso la Sardegna

È evidente che è in atto una campagna denigratoria nei confronti della nostra terra, volta a dipingerla come focolaio d’Italia“, ha detto Pais. “Il Consiglio regionale deve difendere la reputazione della Sardegna e dei sardi“. Di recente la regione sarda è stata al centro delle cronache per l’episodio che ha riguardato 444 turisti che sono stati liberati dalla quarantena trascorsa in un resort dell’isola di Santo Stefano, dopo la scoperta di 26 casi di coronavirus.

Il caso dei locali notturni

In questi giorni, invece, la Sardegna è stata vittima di alcuni casi di infezione da coronavirus. Come spiegato da SkyTg24, i vertici dell’Unità di crisi regionale del Nord Sardegna hanno ricostruito le modalità per cui l’isola sia stata colpita, soprattutto a causa dei turisti che hanno frequentato i locali notturni. “Il virus non era in Sardegna, è arrivato qui, dove ha attecchito, anche grazie alle discoteche“. Così si è espresso Marcello Acciaro, responsabile dell’Unità di crisi Sardegna Nord, spiegando alle agenzia di stampa come il Covid-19 si sia diffuso rapidamente nelle ultime settimane all’interno dei confini dell’isola sarda.

 

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