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POLITICA

Mattarella: “La libertà non è il diritto di far ammalare gli altri”

“Non bisogna confondere la libertà con il diritto di far ammalare gli altri”. Durante la tradizionale Cerimonia del Ventaglio, a Roma, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è soffermato in maniera ferma e decisa sulla necessità di continuare a rispettare le precauzioni utili a limitare la diffusione del coronavirus. “Imparare a convivere con il virus – ha dichiarato il Capo dello Stato – non vuol dire comportarsi come se non ci fosse più”.

Mattarella: “Non bisogna abbassare le difese, né rimuovere la tragedia”

Mattarella ha definito il richiamo alla cautela sulla pandemia prezioso e opportuno. “C’è la tendenza a dimenticare e a rimuovere esperienze sgradevoli – ha detto -. Forse non era immaginabile che la rimozione affiorasse cosi presto mente nel nostro Paese continuano a morire persone per il virus. È un motivo per non abbassare le difese”.

“Esattamente quattro mesi fa sono morti in un solo giorno oltre 800 concittadini – ha aggiunto il Presidente della Repubblica -. Non possiamo e dobbiamo rimuovere tutto questo, per rispetto dei morti e dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini, con comportamenti che oggi ci permettono di guardare al futuro con maggiore fiducia. Altrove il rifiuto o l’impossibilità di quei comportamenti ha provocato o sta provocando conseguenze drammatiche.

“La riapertura delle scuole è un obiettivo primario”

Per Mattarella è fondamentale che si arrivi a una soluzione per la riapertura delle aule scolastiche, chiuse a marzo e riaperte solo parzialmente, con modalità particolari, per gli esami di Stato. È in gioco il futuro, un futuro che richiede determinazione – ha dichiarato il Capo dello Stato -. I nostri ragazzi hanno patito un anno di disagio. Il sistema Italia non può permettersi di dissipare altre energie in questo campo”.

“Lo sviluppo della nostra società subirebbe un danno incalcolabile – ha aggiunto Mattarella -. L’apertura regolare delle scuole è un obiettivo primario. L’Italia deve raccogliere la sfida e deve essere fatto ogni sforzo”.

Il rapporto con l’Ue e il ringraziamento ai Paesi “che hanno dimostrato amicizia”

Il Presidente Mattarella ha poi parlato del rapporto fra l’Italia e i Paesi esteri durante il difficile periodo del lockdown. “Chiusi nelle nostre case abbiamo pensato spesso che il dopo avrebbe dovuto essere necessariamente diverso – ha affermato -. È una consapevolezza del bisogno di cambiamento che non riguarda solo la sfera personale ma che si registra nei rapporti tra Paesi diversi. Tutti esposti alla medesima fragilità. La risposta si è tradotta in esperienze di preziosa, reciproca solidarietà, e desidero ringraziare quei Paesi che hanno dimostrato amicizia, così come ha fatto l’Italia”.

Sul rapporto con l’Unione Europea: “Nessuno avrebbe potuto affrontare e vincere da solo questa sfida. Uniti si è più forti. Abbiamo assistito a un inimmaginabile cambio di paradigma politico e istituzionale dell’Unione Europea. L’talia ha trovato condivisione e solidarietà da altri Paesi. La qualità e le formule profondamente innovative messe in campo hanno una portata straordinaria e manifestano un’ambizione di significato storico“.

“L’ambito europeo è la cornice entro cui collocare la sapiente difesa degli interessi dei nostri concittadini – ha aggiunto Mattarella -. In questo ambito noi italiani siamo chiamati a fare la nostra parte e a utilizzare le risorse nell’ambito di un programma tempestivo, concreto e efficace. È importante che l’Ue aperta non si richiuda in una visione miope che consideri solo gli effetti più contingenti della crisi. Al contrario, deve guardare al futuro, fuori da veti o da difese di corto respiro”.

Il plauso al mondo dell’informazione

La Cerimonia del Ventaglio è organizzata, come ogni anno, dall’Associazione stampa parlamentare, e il Presidente della Repubblica ha voluto rimarcare positivamente il ruolo dell’informazione in un contesto molto difficile per chi svolge questo compito. “Il mondo dell’informazione è stato interpellato dal virus e ha dato prova di esser stato al servizio dell’interesse generale e dei cittadini – ha detto Mattarella -. Ha avuto un ruolo di grande rilievo nel contrastare la pandemia. Un’opportunità forse inattesa che rilancia il ruolo del giornalismo, opposto alle fabbriche della cattiva informazione, delle fake news. L’informazione professionale e di qualità è stata riconosciuta dai cittadini”.

Francesco Lucivero

Giornalista pubblicista classe 1986, ho fatto esperienza in diverse redazioni locali pugliesi mettendomi alla prova con il cartaceo, la radio e il web e occupandomi di cronaca, attualità, spettacoli e sport. Dal 2018 mi sono trasferito a Milano per intraprendere con entusiasmo nuove avventure editoriali

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