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“Chiudere così in blocco le scuole è una soluzione facile ma non la migliore”. È severa la critica del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, all’ordinanza emanata d’urgenza dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che ha disposto la chiusura degli istituti (con conseguente utilizzo della didattica a distanza) a causa del continuo aumento dei contagi da coronavirus nel territorio regionale.
Conte: “Curva dei contagi a scuola molto bassa”
“Ci sono delle criticità, ma abbiamo lavorato per realizzare delle condizioni di sicurezza – ha dichiarato Conte all’uscita dalla prima giornata di lavori al Consiglio Europeo, a Bruxelles -. Dai risultati che sono emersi dal confronto fra Ministero dell’Istruzione e Istituto Superiore della Sanità emerge che la curva del contagio a scuola sia molto, molto bassa”.
“A scuola si è lavorato in modo proficuo in questo senso – ha aggiunto il premier -. Merito anche dei dirigenti scolastici, dei docenti e del personale Ata. Chiudere in blocco le scuole non è la migliore soluzione. D’altra parte, per come abbiamo costruito l’ultima struttura normativa, le singole regioni possono adottare misure più restrittive. Io non ho parlato con De Luca, ma dico ancora che chiudere le scuole è una soluzione a portata di mano, molto semplice, ma non la migliore. Anche dal punto di vista dei segnali che noi diamo ai nostri ragazzi”.
“Lockdown a Milano? Non me lo aspetto”
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A preoccupare, inoltre, sono i dati in aumento nella regione Lombardia. Numeri che iniziano ad allarmare soprattutto le strutture sanitarie, che temono un nuovo collasso, nonché le autorità locali, con lo stesso sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha chiesto a Regione e governo di collaborare e agire. Conte, da parte sua, non sembra preoccupato che si possa arrivare a una nuova chiusura totale.
“Non mi aspetto un lockdown su Milano – ha detto il presidente del Consiglio -. Se i cittadini non hanno fiducia nelle misure precauzionali e non sono uniti nel raggiungere gli obiettivi, non si ottengono risultati. Servono coesione e senso di appartenenza“.