Si torna a discutere di coprifuoco, e spunta una data di riferimento entro cui il Governo punta a superare le attuali limitazioni. A parlarne è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenuto a La7 nel corso della trasmissione “L’aria che tira“. Secondo quanto da lui anticipato dovrebbe essere il 16 maggio il giorno in cui l’attuale situazione potrebbe cambiare.
Coprifuoco: cosa succede il 16 maggio
“Credo che il 16 maggio sia una data auspicabile per superare il coprifuoco“, ha spiegato Di Maio. Che però ha voluto parlare chiaro a proposito delle implicazioni che un cambio della normativa comporterebbe: “Ovviamente non è un liberi tutti. Ci siamo passati altre volte. Tutti vogliamo superare quell’incubo, che non vale solo per l’Italia. Si tratta di ore importanti per tutti. Ora, però, dobbiamo affrontare l’estate e permettere ai turisti vaccinati di venire in Italia“.
La questione è molto chiara, e Di Maio la affronta senza giri di parole: “Il tema è quello di superare il coprifuoco adesso, ma con l’obiettivo di non rientrarci nel giro di pochi mesi. Io rientro nel 60%, che forse è anche più esteso, che vorrebbe spostare l’orario dalle 22 alle 23 o alle 24. Ma dirlo ogni giorno non serve a cambiare la situazione. Noi ministri ci stiamo lavorando“.
L’utilità della restrizione: “Ha ridotto l’Rt del 13%”
Proprio questa, da giorni, si configura come la settimana decisiva per definire se la misura possa cambiare. Tra il 7 e il 14 maggio, infatti, arriverà il tempo delle decisioni. Dapprima si riunirà la cabina di regia, poi i partiti che compongono l’attuale maggioranza. Saranno quelli i giorni fatidici in cui stabilire se il coprifuoco può essere spostato alle 23, magari addirittura a mezzanotte, o se è necessario confermarlo alle 22. La sua cancellazione totale, invece, per ora non sembra all’ordine del giorno. Ma la possibilità di “guadagnare” qualche ora serale (applicabile a partire dal 17 maggio) esiste eccome.
Il tema del divieto di circolare dopo le 22 continua a dividere le principali forze politiche. Mentre Lega e Fratelli d’Italia ne invocano a gran voce la rimozione, ritenendolo inutile e dannoso, vari partiti della maggioranza lo difendono. Da un recente studio, pubblicato sul sito MedRxiv, emerge che sia l’uso rigoroso delle mascherine che il coprifuoco hanno “avuto un effetto moderato sulla riduzione dell’Rt, rispettivamente del 12 e del 13%“.