“Stiamo lavorando con vero spirito di unità nazionale“. Così Giuseppe Conte al termine della complicata giornata di mercoledì, conclusa con un nulla di fatto nell’annosa vicenda dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Conte e il chiaro invito al centrodestra
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Conte, al termine della giornata, si è soffermato anche sull’ultima suggestione di un mercoledì quantomeno caotico. Questo il suo commento sull’ipotesi che Matteo Salvini faccia per il Quirinale il nome di Sabino Cassese: “Lo abbiamo detto sin dall’inizio, deve essere una personalità che veramente deve raccogliere il più ampio consenso. Anche perché sin dall’invio era evidente non ci fosse alcuno schieramento precostituito con voti sufficienti. Inoltre il Paese soffre difficoltà emergenziali. Lo ripeto tutti i giorni, perché non vorrei che questo ci distraesse dai bisogni concreti dei cittadini. Occorre una soluzione che raccolga ampio consenso, anche più che in passato“.
“Abbiamo fatto un invito alle altre forze politiche. Al centrodestra diciamo, piuttosto che un’altra lista, andiamo oltre. Andiamo oltre i veti. Noi facciamo proposte. Facciamone una condivisa. Stiamo lavorando, e cercando di convincere il centrodestra invitandolo a evitare esibizioni muscolari. Abbiamo creato le premesse per un confronto e un dialogo vero, chiaro, autentico. Se domani dovesse venire una proposta di parte o una prova di forza, la soluzione slitterebbe ancora“, ha aggiunto Conte.
La ricetta del M5s verso il Quirinale
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“Una prova di forza ritarda la soluzione“, ha insistito il leader del Movimento 5 Stelle. Che ha poi chiarito come Maria Elisabetta Alberti Casellati non rappresenti dal suo punto di vista una proposta divisiva. “È la seconda carica dello Stato, è la presidente del Senato. Non può essere strumentalizzata. Se ho sentito Letta? Mi sento con tutti i protagonisti, è mio dovere. Ma servono proposte, se viene preannunciata una candidatura, per quanto abbia un profilo istituzionale, c’è un cortocircuito“, ha chiarito Conte.
E secondo l’ex presidente del Consiglio il nodo non è rappresentato nemmeno dall’esigenza o meno di organizzare un conclave. “L’importante è lavorare e coltivare lo spirito del dialogo e del confronto per trovare una soluzione. Lo schema è evidente, lo hanno colto tutti i cittadini. Le forze di centrosinistra avrebbero molti degni candidati. Il centrodestra altrettanti. Lo schema che io ho proposto, complice il fatto che il Movimento è forza innovatrice, è questo. Puntiamo subito a un candidato super partes, autorevole, ampiamente condiviso“, ha concluso Conte.