Una risposta piccata a Matteo Renzi, Italia Viva e quelle voci critiche che sul delicato confine tra maggioranza e opposizione chiedono al governo una condivisione sulle mosse da adottare a proposito del Recovery Fund. Ne parla il premier Giuseppe Conte, che intervenendo nella trasmissione ‘Accordi&Disaccordi’, sul canale Nove, respinge al mittente le critiche.
Conte e la squadra sul Recovery Fund: “Nulla è scritto”
A incalzare Conte è il conduttore Luca Sommi, che ricorda come Renzi accusi il governo di avere riservato il delicato tema ad “amici degli amici“, cui “a notte fonda” sarebbe stata destinata la governance sui fondi europei. “Una squadra parallela e in conflitto con il governo“, sono le parole attribuite al leader di Italia Viva. Una ricostruzione che il presidente del Consiglio, in collegamento con Sommi e Andrea Scanzi, prova a smontare in diretta.
“Innanzitutto la norma non è scritta. Quindi che qualcuno possa pensare che ci sono già gli ‘amici degli amici’ è qualcosa che con me non potrà mai accadere – afferma Conte –. Ovviamente abbiamo bisogno di una struttura, ce lo chiede l’Europa. Non sono io che ho deciso, è tutto il governo che ne è consapevole“.
Messaggio a Renzi e non solo: “Soluzioni migliori? Portatele”
“I soggetti attuatori rimangono le amministrazioni centrali e le amministrazioni territoriali. Quindi questa task force, questa struttura di missione non avrà la responsabilità dei progetti. Non esproprierà il singolo ministro, il sindaco, il presidente di Regione. Ma semplicemente consentirà a noi di poter monitorare tutti i cantieri, migliaia e migliaia di cantieri. Altrimenti sarebbe impossibile“, spiega ancora Conte.
Quindi l’affondo finale, rivolto in maniera nemmeno troppo implicita a Renzi e alle diverse voci critiche. “Detto questo, chi ha delle soluzioni migliori le porti. Ne discutiamo. Ci fosse un’idea migliorativa rispetto alla task force sarei disposto a rivederla? Assolutamente sì. La attendo, la attendiamo tutti. La attende il Paese“, conclude Conte.