Il governo punta ad arrivare a Natale senza più zone rosse. Lo promette Giuseppe Conte, intervenuto nel salotto televisivo di ‘Otto e mezzo‘ su La7, ospite di Lilli Gruber. Ma il Premier parla chiaro alla cittadinanza: “Non ci possiamo permettere un nuovo Ferragosto“.
Vacanze non in zona rossa? Speranze e piani di Conte
“Il periodo natalizio necessiterà di misure ad hoc, o corriamo il rischio di commettere gli stessi errori della scorsa estate“, spiega infatti Conte. Che quindi entra nel dettaglio sulle caratteristiche dell’ormai vicino mese di dicembre per gli italiani: “Non sarà possibile consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio“.
Il governo farà però tutto il possibile per permettere il Natale meno sacrificato e più “normale” che la situazione concede. “Stiamo lavorando sullo spostamento tra Regioni per Natale – garantisce infatti Conte –. Ci stiamo lavorando, ma continuando di questo passo già a fine mese potremmo non avere più zone rosse. Anche se c’è l’esigenza di ridurre la socialità, vogliamo consentire la tradizione a noi molto cara dei doni“.
Negozi di Natale e vacanze sulla neve: cosa succederà
Ecco perché ci sarà un’inversione di tendenza rispetto alle misure adottate fin qui. Niente chiusure dei negozi, quindi, ma anzi orari prolungati allo scopo di evitare assembramenti che in questa fase sarebbero pericolosissimi. “È controproducente limitare gli orari dei negozi. Cercheremo di consentire l’apertura fino a orari che ci permettano di evitare gli assembramenti“, è la ricetta di Conte.
Altro tema delicato è quello delle vacanze e delle settimane bianche tipiche di questo periodo dell’anno. E qui il Premier è più severo. “Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto. Ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. Con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo“, è la conclusione di Conte. Verso un Natale in tono meno dimesso possibile, ma con tutta la cautela necessaria a non prendere l’emergenza Coronavirus sottogamba.