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“Tutti i governi dell’Unione Europea con i loro meriti e demeriti, sono stati costretti a fare un passo indietro. E ciò riguarda anche il nostro governo. La scorsa settimana il presidente Mattarella ci ha ricordato che tutte le articolazioni dell’ordinamento democratico sanno di dover operare sempre con spirito di unità e coesione. Questo, se mi permettete, è davvero il momento di restare uniti“. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera, ricevendo in cambio un applauso dall’Aula.
Tutta l’Europa in videoconferenza
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Conte ha quindi anticipato che l’intera Europa si ritroverà in videoconferenza per fare un punto il più possibile chiaro su come operare in questa fase di enormi incertezze. “Nell’ottica di condivisione – ha spiegato il Premier –, si farà un punto sulla situazione sanitaria in video conferenza con gli altri capi di Stato e di governo Ue. E in questa occasione la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen illustrerà il pacchetto di risposte europee alla pandemia Covid“.
Il presidente del Consiglio, in tal senso, ha spiegato che attenzione particolare sarà dedicata “ai test e ai vaccini anti-Covid“. Conte ha quindi precisato che non sarà solo a rappresentare l’Italia in questo delicatissimo summit. “Il ministro Speranza starà con me in videoconferenza. Proprio perché i ministri della Salute sono in prima linea“, ha infatti aggiunto.
Conte e le scelte più dolorose del Dpcm
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Conte ha quindi rivelato alcuni retroscena nel processo decisionale che ha condotto all’ultimo Dpcm: “Lo stop a concerti, cinema e teatri è stata una scelta tra le più dolorose. I protagonisti del mondo dello spettacolo stanno affrontando ormai da molti mesi enormi difficoltà, che aggravano una situazione di criticità strutturale. Questa scelta ci pesa, anche per il significato che la chiusura implica per il valore sociale e culturale“.
“In questi luoghi – ha voluto ricordare Conte – si rafforza il sentimento di appartenenza. Si alimenta la condivisione di valori di civiltà“.