La popolarità del Governo cala, ma quella di Giuseppe Conte torna ad aumentare. Lo rileva Nando Pagnoncelli, che in un sondaggio effettuato per il ‘Corriere della Sera’ fotografa gli attuali indici di gradimento della classe politica italiana in tempo di emergenza Coronavirus e a ridosso delle feste di Natale.
“Nello scenario politico di dicembre – sottolinea Pagnoncelli – si evidenzia un dato inusuale, rappresentato dal calo di popolarità dell’esecutivo a fronte di una ripresa di apprezzamento per il presidente Conte. L’indice di gradimento del governo, infatti, arretra di 3 punti rispetto a fine novembre, attestandosi a 49“. Quest’ultimo, peraltro, è “il dato più basso dal conclamarsi della pandemia“. Numeri opposti, invece, per il presidente del Consiglio: “l’apprezzamento del premier (57) fa registrare un aumento di 2 punti, invertendo il trend negativo iniziato ad ottobre“.
Pagnoncelli dà quindi la sua spiegazione a un fenomeno meno inspiegabile di quanto non appaia superficialmente. “In realtà il diverso andamento dei consensi è meno contradditorio di quanto si possa pensare“, spiega infatti. “Il governo sta attraversando una fase molto critica, caratterizzata da forti tensioni interne“, osserva il sondaggista. Che aggiunge: “Fa da contraltare il profilo istituzionale che il presidente Conte fin dal suo primo mandato è riuscito a ritagliarsi“.
C’è quindi uno specifico aspetto che rende il premier Conte gradevole a un’importante fetta dell’opinione pubblica: “Non è considerato un politico, non appartiene ad un partito, dall’inizio della legislatura ha presieduto due governi composti da forze politiche diverse. A ciò si aggiunge l’aspettativa degli elettori della maggioranza che Conte sappia ricomporre le fratture per garantire la continuità dell’esecutivo“.
Se Conte vanta un indice di gradimento del 57, tra i principali esponenti politici e i capidelegazione c’è stato a dicembre un sorpasso rispetto a novembre. L’indice più alto va infatti a Roberto Speranza, che da 35 sale a 36. Seconda Giorgia Meloni (da 36 a 34). Al terzo posto Matteo Salvini (31, in flessione di 2), quindi Nicola Zingaretti, stabile a 29. Segue la new entry Calenda (28). Quindi la “classifica” prosegue con Berlusconi, Di Maio e Franceschini a 26, Bonino, Fratoianni e Toti a 25.
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