Renzi provoca la crisi di governo:
“Le ministre di Iv si sono dimesse”

Ora è ufficiale: Italia Viva non farà più parte del governo Conte 2. Matteo Renzi ha ufficializzato lo strappo, provocando, di fatto, un’imminente crisi dell’esecutivo giallorosso. L’ex sindaco di Firenze ed ex presidente del Consiglio ha convocato una conferenza stampa in cui erano presenti anche la ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, quella della Famiglia e delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, e il sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto. E in quella circostanza è arrivato l’annuncio.

Renzi: “Annunciamo le dimissioni delle nostre ministre e del nostro sottosegretario”

“Siamo qua per annunciare le loro dimissioni, è l’inizio secco di Renzi. “La crisi politica non è aperta da Italia Viva; la crisi politica è aperta da mesi. Abbiamo detto di risolvere i problemi che erano in piedi da tempo. E i problemi non li risolvi con un tweet o con una Storia su Instagram. La democrazia non è un reality show dove si fanno le veline”.

Il leader di Italia Viva è durissimo. “È molto più difficile lasciare una poltrona che aggrapparsi allo status quo. Noi viviamo una grande crisi politica, stiamo discutendo dei pericoli legati alla pandemia. Davanti a questa crisi il senso di responsabilità è quello di risolvere i problemi, non nasconderli”.

I punti di contrasto con Conte

Sono le ore 18.15 di mercoledì 13 gennaio 2021. Dopo poco più di 16 mesi, s’interrompe così l’esperienza del secondo governo presieduto da Giuseppe Conte. Era nell’aria che il partito fondato da Matteo Renzi lasciasse i propri posti d’incarico all’interno dell’esecutivo e, di conseguenza, la maggioranza parlamentare dopo settimane (se non mesi) di litigi con il presidente del Consiglio, a breve dimissionario. Scontri che si sono incentrati soprattutto sul Recovery Plan.

Matteo Renzi elenca le tre questioni che, secondo Italia Viva, erano imprescindibili. “La prima è di metodo: non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”. L’ex sindaco di Firenze attacca “l’utilizzo in modo ridondante delle dirette tv, quello discutibile della delega ai servizi.

[scJWP IdVideo=”brvoYxlB-Waf8YzTy”]

Poi, la questione Mes. “Sul Recovery Plan ci sono stati passi importanti. Ma resta un grande problema: perché non si prende il Mes? Mes vuol dire più fondi per la sanità; non prenderli per un motivo ideologico è inspiegabile e irresponsabile”.

Renzi: “Nessuna pregiudiziale su Conte”

[scJWP IdVideo=”Ei6V7DIv-Waf8YzTy”]

E su una possibile conferma di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio? “Nessuna pregiudiziale né sui nomi né sulle formule”, assicura Renzi. L’unica condizione è che non ci sia “ipotesi di un nostro governo che ribalti e si butti con un accordo sulla destra. Non abbiamo mai fatto un governo con Salvini e non è questo il momento per iniziare”. Tuttavia, tra l’indice di simpatia e l’indice di occupazione si deve scegliere il secondo. L’indice di simpatia è populismo”. Allo stesso tempo Renzi si dice sicuro che in Italia non si andrà alle elezioni politiche prima del 2023.

Ora Conte si presenterà da Mattarella per le dimissioni

[scJWP IdVideo=”khvJIOvD-Waf8YzTy”]

Conte, quindi, con tutta la probabilità nelle prossime ore salirà al Colle per formalizzare le proprie dimissioni davanti a Mattarella. Quello che poi succederà dopo è tutto da scrivere. “Se c’è un’apertura politica vera, si misura in parlamento non in un angolo di una piazza. Abbiamo fatto i tavoli politici, se vuoi fare un’apertura vera la fai sui contenuti, sostiene Renzi.

A proposito del Presidente della Repubblica, il leader di Italia Viva dichiara: “L’appello di Mattarella è stato uno dei più belli mai fatti, ma costruire non si fa sulla sabbia. Lo sanno bene chi crede nella logica di grandi costruttori di cattedrali. Bisogna chiarire cosa si fa, non è che ogni volta ci si rimette in gioco. Se invece non è chiaro dove vogliamo arrivare non c’è alcuna costruzione possibile. Prima di costruire vogliamo vedere il progetto”.

Le repliche delle forze della maggioranza a Renzi

“Un grave errore fatto da pochi che pagheremo tutti. Lo scrive su Twitter il vicesegretario Pd Andrea Orlando dopo l’annuncio delle dimissioni delle ministre di Italia Viva. “Al posto di spendere ogni energia per uscire insieme dalla crisi sanitaria, economica e sociale, Renzi preferisce aprire anche la crisi della serietà. Voltiamo pagina, per proteggere l’Italia”. così invece Fabio Massimo Castaldo, il vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Movimento 5 Stelle.

Gestione cookie