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Mentre Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti si preparano al ballottaggio, Carlo Calenda, il leader di Azione, ha parlato delle elezioni in un video su Twitter. In particolare si è soffermato sul suo eventuale supporto a uno dei candidati. “Si sono chiuse le elezioni con un dispiacere per me. Tutti mi dicono che devo essere soddisfatto. No, non lo sono. Volevo fare il sindaco, ci ho lavorato un anno e ho speso tante energie. Sono molto grato ai 220mila cittadini che hanno fatto diventare la lista civica Calenda sindaco la prima lista in città. Gratissimo. Hanno fatto un lavoro straordinario. E tuttavia è partita subito una discussione surreale su che cosa voto io. Ho promesso agli elettori della mia lista civica che non avrei fatto accordi. Io non chiedo né un accordo, né un apparentamento, né un posto. Per rispetto a loro, per coerenza e onore“.
Calenda: “Quello che voto io è irrilevante”
“In secondo luogo, voglio dire che vi ponete il problema sbagliato: quello che voto io è irrilevante. Gualtieri dà per scontato il mio appoggio. Sgarbi dice che devo fare l’assessore di Michetti. Il problema è come riconquistate quei 220mila voti, che non sono valige che si spostano. Li conquistate se parlate dei temi che sono nel nostro programma“, e dicendo “che i 5 Stelle non metteranno più piede nel governo della città“.