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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto a Roma nel corso della conferenza “Incontri con l’Africa”, che fra i temi affrontati vedeva anche la situazione climatica del continente. Mattarella, come già aveva evidenziato Mario Draghi, ha sottolineato l’urgenza di agire subito per arginare la crisi climatica, in attesa della prossima Cop26 di Glasgow. “Non è più tempo di ambiguità e distinguo, è ora di agire subito. Bisogna garantire il massimo sforzo per raggiungere e superare gli obiettivi delle riduzioni previste. La prossima Cop26 sarà uno spartiacque e ne dobbiamo essere consapevoli. Non è ammesso distrarsi” ha ribadito Mattarella.
“Il continente africano deve far sentire alta la sua voce. Nonostante sia responsabile solo del 3% delle emissioni globali, è vittima di una percentuale ben più consistente delle conseguenze del clima. La produzione di energia pulita e la sua distribuzione sono fondamentali per l’Africa“, ha aggiunto il Capo dello Stato.
Le dichiarazioni di Mattarella fanno eco a una nuova analisi riportata dalla BBC, secondo cui gli studi degli accademici africani, sul cambiamento climatico di alcune delle regioni più colpite dal riscaldamento, stanno facendo fatica ad essere pubblicati. Lo studio ha esaminato 100 dei documenti di ricerca sul clima più citati negli ultimi cinque anni.
Meno dell’1% degli autori aveva sede in Africa, pur essendo uno dei continenti più colpiti. Un problema che ha alle sue radici una sostanziale mancanza di fondi, scarso accesso a database e barriere linguistiche che ostacolano la ricerca da parte degli accademici africani.
Tuttavia, “gran parte della nostra comprensione del cambiamento climatico è sbilanciata verso climi più freddi, perché è principalmente svolta da scienziati che vivono nel nord del mondo” ha affermato Ayesha Tandon, responsabile dell’analisi.
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Il Presidente della Repubblica ha poi affrontato la questione della vaccinazioni, evidenziando la profonda disparità tra Paesi ricchi e poveri. “L’Africa ha ricevuto solo il 2 per cento dei vaccini: c’è un problema di equa distribuzione che va risolto subito. La vera risposta è stimolare l’industria farmaceutica africana. In questo senso l’Europa ha deciso di investire un miliardo di euro, e l’Italia lo sostiene, per stimolare il vaccino africano perchè nessuno ne sarà fuori se non ne saremo tutti fuori” ha concluso Mattarella.
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