Durante la conferenza stampa per presentare il comitato Ilaria Salis, cittadina italiana detenuta in Ungheria dal febbraio 2023, Ilaria Cucchi ha dichiarato: “Silenzio assordante dal Governo italiano, questo è intollerabile. Non vogliamo credere che ci siano ragioni politiche. Non possiamo pensare che ancora una volta rispetto ai diritti di un essere umano e un nostro cittadino si fanno calcoli politici. Porteremo la voce di Ilaria e della sua famiglia dove serve, per farla tornare aldilà delle barriere“.
Ilaria Cucchi prosegue: “Fortunatamente siamo in tanti per la formazione del Comitato liberiamo Ilaria Sales, che svolgerà sicuramente un ruolo fondamentale. In pochi conoscono la sua storia veramente drammatica. ciascuno di noi dovrebbe fare in modo che se ne parli affinché le istituzioni, il governo, si sentano responsabilizzati. Tra pochi giorni inizierà il processo in Ungheria e diciamo che da quello che si prospetta io non vorrei essere troppo pessimista, ma non mi sento nemmeno di darvi segnali positivi. Non credo che possa essere un giusto processo. Così come non è giusta dignitosa la detenzione. Io sono tutt’altro che ottimista, oltretutto ci ha spiegato poc’anzi il suo avvocato che il processo sarà difficilissimo, che addirittura i testimoni non verranno ascoltati in Aula. Per questo ho fatto nei giorni scorsi un’interrogazione parlamentare. domani il nostro capogruppo. Il senatore de Cristofaro farà un question time al ministro Nordio per responsabilizzarlo. Per ora Governo non ha fatto nulla“.
NewsBy Stefano Chianese/alanews
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Roberto Salis, padre di Ilaria ha detto: “Mia figlia è detenuta in Ungheria dall’11 febbraio 2023 per dei disordini nell’ambito di manifestazioni contro i nazisti ungheresi e tedeschi che si radunano tutti gli anni per la Giornata dell’Onore. Una ricorrenza importante per la comunità nazista, durante quest’evento ci sono stati degli scontri. Mia figlia è stata arrestata mentre era in taxi con due cittadini tedeschi. E’ detenuta da quel momento in condizione di massima sicurezza in un carcere. Hanno privato Ilaria ma non gli altri, della possibilità di parlare con i propri familiari dal 12 febbraio 2023 al 6 settembre. Critiche alla Farnesina? I cittadini hanno bisogno di risposte, ho mandato messaggi alle istituzioni già il 20 marzo, non ho ricevuto risposta. Neanche un portaborse di un sottosegretario mi ha contatto. Le è stato chiesto di patteggiare una pena di 11 anni”
“Ilaria è sottoposta a un regime carcerario disumano – dice ancora il padre mentre legge una lettera inviata da sua figlia risalente ad alcuni mesi fa per descrivere le condizioni a cui era sottoposta – per mesi non ha avuto nemmeno un ricambio di vestiti, intimo compreso. E’ tormentata dalle cimici, di cui la sua cella è piena a causa delle scarse condizioni igieniche. Queste le hanno causato gravi reazioni allergiche e di tutta risposta le sono stati negati creme e antistaminici”. Al Governo e alla Farnesina “ho scritto a più riprese – prosegue Roberto Salis – non ho mai ricevuto risposte tranne una volta. Il ministero degli Esteri, mi ha fatto sapere che Ilaria sta ricevendo ‘ogni assistenza necessaria’. Ma di che assistenza parliamo dal momento che le condizioni di mia figlia sono queste? Lo definirei un bel modo per prendere in giro gli italiani“.
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