Campania, De Luca chiude anche nidi e scuole materne da lunedì

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Nuova stretta in Campania per arginare i contagi da Coronavirus. È quanto prevede l’ordinanza numero 86 firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che contiene ulteriori misure di contenimento per il contagio da Covid-19. Da lunedì 2 novembre in Campania ci sarà lo stop alle attività anche nelle scuole dell’infanzia. Fino al 14 novembre, quindi, su tutto il territorio regionale, si sospendono le attività in presenza per asili e nidi, fatta eccezione per l’attività amministrativa e fermo restando l’obbligo di effettuare le riunioni da remoto.

Sempre fino al 14 novembre, inoltre, è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico e/o diversamente abili, il cui svolgimento in presenza è consentito previa valutazione, da parte dell’istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto. Si conferma anche la sospensione delle attività didattiche e di verifica in presenza nelle università, tranne per quelle relative agli studenti del primo anno.

De Luca: “Sulla scuola abbiamo preso decisioni per primi”

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“Sul mondo della scuola considero sconcertante la ripetizione di litanie che non hanno nessun rapporto con il livello dell’epidemia. Non si può ascoltare un ministro dell’Istruzione che ripete a pappagallo che dobbiamo tenere aperto. Ma tenere aperto che cosa? Quando hai realtà scolastiche dove registri centinaia di contagi, come si fa a ripetere frasi fatte?”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook. Sulla scuola, ha ricordato De Luca, abbiamo preso decisioni per primi. Mi hanno messo in croce, ma adesso ovviamente stanno decidendo tutti quanti di prendere queste misure, per ultimo il collega Emiliano, Ma è evidente, quando hai dati di contagio che sono drammatici”. De Luca ha sottolineato che come vettori di contagio la cosa più grave sono i bambini più piccoli, come verificato da un’indagine epidemiologica che abbiamo fatto in Campania nel mondo della scuola. I 0-5 sono asintomatici ma sono vettori terribilmente efficaci di contagio nelle famiglie”, ha concluso.

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