Bollette, Draghi: “Intervento di ampia portata nei prossimi giorni”

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Nel corso di una sua visita a Genova, Mario Draghi ha rilasciato alcune dichiarazioni durante un evento svolto a Palazzo San Giorgio. Tra i temi affrontati c’è stato anche quello delle bollette. Il premier ha spiegato che il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni” contro il caro energia. “Il governo non dimentica il presente, caratterizzato da una realtà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell’energia elettrica“, ha spiegato Draghi.

Draghi: “Genova modello di come si riparte dopo una tragedia”

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Draghi ha anche parlato della tragedia del Ponte Morandi, risalente ormai a tre anni fa (precisamente al 14 agosto 2018). “La storia recente di Genova – e il coraggio dei genovesi – ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia. Penso a quanto successo dopo il crollo del Ponte Morandi. Voglio esprimere di nuovo la vicinanza del governo e mia personale ai familiari delle 43 vittime, ai feriti, ai loro cari. Oggi, come quattro anni fa, il loro dolore è il nostro dolore. E voglio ringraziare la struttura commissariale, le autorità locali, il senatore Renzo Piano e tutti” quelli coinvolti nella ricostruzione. Un esempio di collaborazione, rapidità, concretezza che è diventato un modello“, ha dichiarato il premier nel corso del suo intervento.

“Lavoro per un’Italia affidabile, dei giovani e dove c’è spazio per il futuro”

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Durante il suo discorso, Draghi ha delineato la sua visione dell’Italia del futuro. Il governo da lui guidato lavora per arrivare a “un’Italia affidabile, fiduciosa nelle proprie straordinarie capacità; un’Italia dei giovani e delle donne; un’Italia che non dimentica i deboli e protegge gli anziani; un’Italia dove c’è spazio per il futuro. Questa è l’Italia per cui lavoro, per cui tutti noi dobbiamo batterci. Perché la storia d’Italia passa da tutti noi“.

Draghi a Genova, sosta davanti alla corona di rose alla Radura della Memoria

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Il premier Mario Draghi è arrivato alla Radura della Memoria. Dopo un breve saluto alle autorità locali e all’arcivescovo di Genova mons. Tasca ha voluto andare verso i familiari delle vittime che ha salutato uno per uno con un cenno della testa. Ha poi sostato davanti alla targa con i nomi delle 43 vittime, leggendoli uno per uno e prima della preghiera di mons. Tasca ha voluto fermarsi davanti alla corona di rose inviate dalla Presidenza del Consiglio per un lungo momento di riflessione.

 

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