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Nelle ore successive alla mancata proroga del blocco dei licenziamenti (che terminerà il 30 giugno), numerosi esponenti del mondo della politica hanno espresso le proprie preoccupazioni e perplessità. Tra di loro non è mancato Giuseppe Sala, il sindaco di Milano. “Chi fa il sindaco, e in particolare il sindaco di Milano, vive di lavoro quotidiano e di pianificazione a lungo termine e poi di occupazioni e di speranze. Di preoccupazione oggi io ne ho: abbiamo perso molto in termini di occupazioni e mi chiedo cosa succederà quando il blocco dei licenziamenti finirà. Sono preoccupato per il breve termine e sto cercando di lavorare affinché tutti coloro che sono penalizzati possano ricevere aiuto“, ha spiegato il primo cittadino.
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Anche Pierluigi Bersani, membro di Articolo Uno, ha parlato del blocco dei licenziamenti. Secondo lui “si troverà un punto di sintesi. Io opterei per una soluzione pragmatica. Un conto è l’edilizia, un conto sono turismo e ristorazione. Bisogna essere flessibili: settore per settore bisogna tutelare finché c’è difficoltà. Chi è già in una soluzione di ripresa si possono muovere le cose. Ragionando si arriverà a questo. Se litighiamo su una data possono sorgere problemi. Appalti? Non chiamatela liberalizzazione. Subappalti a go go è una deregolamentazione che non chiede conto del contesto italiano“.
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La mancata proroga del blocco dei licenziamenti è stata aspramente critica dal deputato di Leu Nicola Fratoianni. “Temo si capisca bene lo scandalo. Confindustria detta gli ordini e Draghi si adegua. Serve un blocco dei licenziamenti più coraggioso. Orlando lapidato per una proposta timida. Siamo davanti a un’ecatombe istituzionale. Il 30 giugno è domani. Semplificazioni? Si va avanti cercando di non tornare alla preistoria. Liberalizzare la quota dei subappalti è inaccettabile. Occorre intervenire ma non così. Sbagliata la scelta del Governo“.
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Meno critica la posizione di Walter Verini. Il deputato del Pd ha sottolineato che “il pacchetto Orlando è stato confermato. Ci sono proposte per aiutare lavoratori e imprese. Il Pd ha lavorato per cercare di far ripartire il Paese, favorendo staffette generazionali. Basta polemiche. Lavoriamo per il Paese. Semplificazioni? Noi vogliamo rispettare le regole Ue ma l’Italia è un caso particolare. Dobbiamo semplificare nella legalità“.
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Per Matteo Salvini, il leader della Lega, “una proroga del blocco dei licenziamenti in alcuni settori in difficoltà è fondamentale“. “Stamattina ho scritto sia a Confindustria che ai sindacati. Li vedrò per trovare una mediazione“, ha aggiunto.
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