“Non siamo stati noi a fare i video davanti alle pompe di benzina, promettendo di tagliare le accise sui carburanti se fossimo andati al governo…adesso mi pare che il prezzo della benzina al litro sia stabile sopra i 2 euro“. Questa la stoccata, ben poco velata, che il presidente del Pd e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha lanciato all’indirizzo della premier Giorgia Meloni dal palco della Festa dell’Unità di Milano. Bonaccini ha ricordato che l’attuale presidente del Consiglio, quando era all’opposizione, aveva girato alcuni video davanti ai distributori, in cui si lamentava a gran voce dei prezzi eccessivi della benzina promettendo appunto un taglio di essi se fosse andatata a Palazzo Chigi. Così non è stato, visti i recenti aumenti. “Penso che la luna di miele con gli italiani stia per finire – ha continuato il democratico – il governo passerà qualche guaio“.
“C’è un problema gigantesco, dopo l’incontro con il ministro della Salute con le Regioni che chiedevano almeno 4 miliardi, noi non sappiamo più niente. Il ministro (Schillaci n.d.r.) ha chiesto al governo 4 miliardi e se non glieli danno se fossi in lui trarrei qualche conseguenza. O non hanno fiducia nell’appello del ministro oppure hanno in mente un’altra idea di sanità che è quella di premiare il privato rispetto al pubblico“, ha aggiunto il presidente del Pd parlando del tema manovra.
Lo stesso Bonaccini ha rimarcato il fatto che sono state proprio le Regioni sotto la guida del centrodestra a chiedere più fondi. Bonaccini ha poi aggiunto che “è inutile che (al governo n.d.r.) dicono che aumenteranno le spese, perche i dati della Fondazione Gimbe dicono che la spesa per il settore sanitario pubblico è inferiore al 7% e che siamo tra i paesi che lo finanziano meno in Europa“.
“Quello che mi aspetto, temo che sia quello che non succederà: Mi pare che taglieranno pochissimo il costo del lavoro, che invece andrebbe tagliato tanto“, ha concluso Bonaccini. L’ex candidato al Nazareno è intervenuto sul tema della prossima manovra di bilancio, a poche ore dalla conclusione del vertice di maggioranza a Palazzo Chigi. “Quando dicono che non hanno i soldi potrebbero rinunciare alla flat tax. Noi siamo l’unica democrazia occidentale a usarla, non a caso…“.
E ha continuato affermando: “Bisognerebbe tagliare il costo del lavoro in due direzioni: uno per aumentare alcune buste paga, a partire da quelle della sanità, e poi si dovrebbero premiare le imprese che assumono con un contratto a tempo indeterminato“.
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