Fuori da Montecitorio, il deputato del Pd Nicola Zingaretti ha parlato ai nostri microfoni del disegno di legge sull’autonomia differenziata. “L’Italia va cambiata, non distrutta. E la legge delle destre la distrugge perché dare tutti questi poteri in via esclusiva alle Regioni significa chiudere l’Italia che invece noi amiamo. Dobbiamo competere con la Cina, con l’America, con le grandi potenze economiche e abbiamo bisogno di un Paese che casomai collabori di più per essere più forte. Quindi bisogna mobilitarsi per il tricolore e per la patria che amiamo, contro una presidente del Consiglio che ha chiesto voti per la patria e che ora la tradisce“.
Autonomia, Conte: “Non se ne può parlare senza aver stabilito i lep”
Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle, ha affrontato la questione durante il convegno “Centralità e ruolo delle funzioni locali nel sistema paese”. L’ex premier ha evidenziato la necessità di costruire “un meccanismo efficiente tutti insieme. Non si può parlare di autonomia differenziata se non sono stati stabiliti i lep che garantiscano che il servizio sanitario sia efficiente per tutti i cittadini italiani. Non abbiamo paura di usare la parola patria, ma se ne parlo intendo un Paese uno e indivisibile.”
Fico: “Legge antistorica che penalizza il Sud”
Per l’ex presidente della Camera Roberto Fico, quella sull’autonomia differenziata è una “legge totalmente antistorica che non corrisponde più alla realtà dei tempi globali. Un mondo globalizzato richiede una voce sola e noi andiamo a ripescare un regionalismo differenziato. Ogni regione potrà legiferare su alcune materie, è un caos totale per nord e sud. Questa riforma penalizza chi è più in difficoltà quindi il sud. Immaginiamo per esempio la programmazione energetica: come si può farla regione per regione? Mina le fondamenta della nostra Costituzione su materie fiscale. Chi è più ricco sarà sempre più ricco e chi è più povero sarà più povero. Già il SSN è un orribile esperimento di autonomia differenziata.”