Durante l’assemblea del Partito Democratico all’Auditorium Antonianum a Roma, il segretario Enrico Letta ha detto che c’è “bisogno di un nuovo partito, non di un nuovo segretario. E per un nuovo partito serve una base politica, e il manifesto la dà, una base che ci mette nelle condizioni di essere molto ambiziosi per il futuro“.
“Amarezze e ingenerosità le tengo per me: siamo una comunità viva”, ha dichiarato Letta aggiungendo che “abbiamo una grande responsabilità, far cambiare linea al governo su tante scelte sbagliate”. Poi l’appello ai candidati, che sono Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo, Paola De Micheli ed Elly Schlein: “Dico ai candidati, parlatevi fra di voi, il futuro del partito dipende dalla vostra capacità di costruire linguaggi che vi consentano di essere diversi ma di capirvi nei momenti essenziali”. Secondo Letta “il segretario o la segretaria del nuovo Pd non può passare l’intera giornata a mettere tutte le sue energie nella composizione dei suoi equilibri interni e poi alla fine della giornata pensare con le energie residue che cosa dire agli italiani, perché così non può funzionare, così siamo condannati“.
In un passaggio del suo discorso il segretario ha anche accennato al periodo in cui ha diretto la Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi, sottolineando di non essersi pentito del ritorno in Italia per guidare il Pd. “Esco più determinato di quanto ho cominciato – ha affermato -, esco più innamorato del Pd di quando ho cominciato, vi assicuro che non costruirò un partito alternativo al Pd. Non mi sono pentito di essere tornato da Parigi“.
Riguardo al manifesto, secondo il segretario “è fondamentale oggi approvare un testo che consenta un passo avanti. Vi chiediamo di votare questo testo, che abbiamo portato in fondo con un lungo lavoro di approfondimento“. Durante il suo intervento Letta ha definito il testo “bello, intenso, di grande attualità e modernità. Questo è il manifesto per la nascita del nuovo Pd è la base politica del nuovo Pd. È un testo netto, forte in alcuni suoi colori, è equilibrato“.
Letta ha anche parlato di presidenzialismo affermando di rifiutare “le scorciatoie, a partire da quella dell’accentramento dei poteri e del presidenzialismo. Lo dico con forza a questa maggioranza: al tavolo ci saremo, e in Parlamento, con le nostre idee, è fondamentale rafforzare la democrazia parlamentare, che sia in grado di decidere e rappresentare necessità e bisogni delle persone“.
Letta ha poi sottolineato che “nel 2022 il Pd è stato di gran lunga il primo nelle scelte dei contribuenti italiani per il 2 per mille, abbiamo doppiato FdI, lo avessimo fatto anche alle elezioni sarebbe stato meglio, ma intanto ci teniamo questo fatto“.
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