Si è tenuta questa mattina a Roma l’Assemblea 2023 ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili.
Diversi gli esponenti politici che hanno preso parte a questo appuntamento, tenutosi presso l’auditorium Parco della Musica a Roma.
Tra i presenti all’Assemblea ANCE anche Carlo Nordio.
Il Ministro della Giustizia è tornato a parlare della semplificazione normativa, chiarendo il proprio punto di vista:
“Per risolvere una giustizia troppo lenta e l’incertezza normativa, bisogna intervenire a monte. Purtroppo, quando si toccano questi nervi scoperti, si eccitano delle reazioni talvolta bizzarre e addirittura si alterano i pensieri”.
Questo è ciò che Nordio ritiene sia successo a seguito delle parole che lui ha pronunciato davanti al Procuratore della Repubblica di Milano e alla Guardia di Finanza.
“Alcuni giornali hanno scritto che io avrei legittimato addirittura l’evasione fiscale, cosa non vera e che purtroppo è stata riportata anche in Parlamento da un autorevole rappresentante che evidentemente non aveva letto”.
Nordio ha, quindi, concluso:
“Ritorno sull’argomento e lo ripeto sperando di essere compreso. È una cosa semplice: le leggi devono essere chiare, il più possibile poche e coerenti. Tutto questo in Italia non c’è”.
L’Assemblea ANCE di oggi ha visto anche un intervento da parte di Giorgia Meloni, la quale ha parlato del tema riguardante il codice degli appalti.
“Avere un codice degli appalti basato sulla fiducia tra lo Stato e le imprese vuol dire garantire alle aziende tempi e costi certi e la possibilità di pianificare e programmare il lavoro. È chiaro che, se questa fiducia viene tradita, la risposta dello Stato deve essere dura perché i primi danneggiati da pratiche scorrette sono proprio le aziende che hanno rispettato le regole e i cittadini che si trovano con opere e servizi scadenti, ma non si può partire da un principio di colpevolezza verso tutti come è stato per troppo tempo”.
La premier ha, poi, aggiunto:
“Noi abbiamo ribaltato questo paradigma nel codice degli appalti e intendiamo farlo anche in tante altre riforme strategiche che il governo sta portando avanti e sta attuando, a partire dalla delega fiscale”.
Del tema riguardante l’alluvione in Emilia-Romagna ha parlato, invece, Galeazzo Bignami.
“Se i cittadini emiliano-romagnoli devono aspettare un cambio di giunta per avere i soldi? Lei forse, parla delle alluvioni del 2015 o del 2019 che devono ancora arrivare. Avete crocifisso Musumeci perché aveva detto che al massimo serviranno nove anni, ma non avete guardato ai 30 giorni dove le istituzioni locali hanno criticato il Governo per scelte condivise con l’esecutivo”.
Ha dichiarato il Viceministro ai Trasporti, rispondendo alla domanda di un giornalista mentre lasciava l’Assemblea ANCE.
“Noi abbiamo chiesto l’elenco per capire gli interventi da cosa sono composti, ma ancora non è arrivato nonostante ci abbiano detto che ce lo avrebbero inviato. La Schlein aveva la delega sull’impatto per il clima nella Regione, ma non avete mai fatto il processo a lei. A Musumeci sì”.
Ha concluso il Ministro.
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