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Approvato alla Camera il ddl Valditara sul voto in condotta, cosa cambia

La Riforma del voto in condotta è legge, ecco le novità nel sistema scolastico italiano

La Camera ha approvato con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti il ddl Valditara: un provvedimento che introduce importanti novità per la scuola. “La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito. “Ringrazio i gruppi parlamentari di maggioranza per questo importante risultato. Con la riforma, il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato”, ha continuato Valditara.

Le dichiarazioni di Valditara

Sulle novità del ddl il ministro ha dichiarato: “Cambia l’istituto della sospensione, vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza; per i casi più gravi vi sarà l’impiego in attività di cittadinanza solidale”. “Il nostro obiettivo è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro”.

“Nella scuola Primaria tornano i giudizi sintetici, da ottimo a insufficiente, molto più comprensibili dei precedenti livelli, miglioriamo così la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione. La scuola rimane il perno di un’educazione attraverso la quale si può costruire una società migliore. Continuiamo con orgoglio il cammino di riforme intrapreso”. ha proseguito.

Giuseppe Valditara | European Union – Newsby.it

Con la riforma del voto in condotta si ripristina l’importanza della responsabilità individuale, si dà centralità al rispetto verso le persone e verso i beni pubblici e si ridà autorevolezza ai docenti”, ha concluso.

Cosa cambia

La Riforma del voto in condotta è legge, ecco le novità nel sistema scolastico italiano:

  • possibilità di bocciare gli studenti con un voto di 5 in condotta alle medie e superiori, (lo studente dovrà essere coinvolto in attività di cittadinanza attiva e solidale),
  • ripristino del voto in condotta numerico nelle scuole medie,
  • saranno introdotte multe per chi aggredisce il personale scolastico, il testo prevede che in caso di condanna penale è previsto “oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa“. La famiglia dello studente dovrà inoltre rimborsare la scuola per un importo che sarà determinato da un giudice,
  • debito a settembre con il 6 in condotta,
  • al cento si potrà ambire soltanto se si ha almeno 9 di condotta,
  • la sospensione entro i due giorni comporterà il coinvolgimento dell’alunno in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno portato a prendere quel provvedimento, se è maggiore l’allievo dovrà impegnarsi in attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche.

I commenti

Antonello Giannelli, presidente di Anp (Associazione nazionale presidi) ha dichiarato: “La riforma del voto in condotta è un passo avanti in quel cammino che deve portare secondo il ministro Valditara a ristabilire la giusta autorevolezza dei docenti. Abbiamo sentito di troppi comportamenti indisciplinati e fuori canone ultimamente. È giusto che gli studenti siano chiamati a riflettere sulle loro responsabilità come conseguenza delle loro azioni. SI poteva bocciare con il 5 in condotta anche prima, non è una novità. Positive anche le multe per chi aggredisce il personale scolastico, atto inqualificabile che va perseguito nelle sedi anche penali, qui è un procedimento amministrativo, quindi probabilmente più veloce. Infine vengono semplificati i giudizi per comunicare alle famiglie l’esito dei risultati scolastici dei figli“.

La deputata dem Prestipino ha affermato: “Questo provvedimento è un salto carpiato all’indietro. Nel 2020, quando il mondo fu sconvolto dalla pandemia, soprattutto nella scuola emersero tanti problemi individuali, psicologici e sociali dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Esplose un grandissimo disagio e arrivarono le risposte con delle valutazioni ad hoc per quella situazione drammatica che gli studenti, gli insegnanti e la scuola stavano vivendo“. “Oggi si torna indietro, in un’ottica che non e’ un’ottica formativa, di premialità dei nostri studenti, ma un’ottica esclusivamente punitiva, che va sulla base dell’ordine, della disciplina che non tiene conto delle situazioni dei contesti individuali, sociali, culturali, psicologici dei nostri ragazzi. Questo passo indietro va veramente bocciato“, ha concluso.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l'Università di Parma. Scrivo di cinema, cultura e attualità e amo la fotografia e la buona musica.

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