Il governo ha sbloccato 660 milioni di euro destinati agli alloggi universitari. Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la presentazione di un emendamento per “confermare l’immediata operatività delle misure che destinano 660 milioni di euro all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore“. La polemica contro il caro affitti si è trasformata, ormai da parecchi giorni, in manifestazioni organizzate in tutta Italia, soprattutto da studenti universitari che lamentano di non poter sostenere i costi di una vita fuori sede.
Palazzo Chigi spiega che l’emendamento è arrivato dopo una “interlocuzione con la Commissione europea”. L’obiettivo della misura è quello di aumentare la disponibilità di nuovi posti letto, incentivando il cosiddetto “housing universitario“ e autorizzando il riconoscimento di strutture inutilizzate per la trasformazione in alloggi per studenti.
“Nel corso dell’odierna seduta il Consiglio dei Ministri – si legge nella nota – ha autorizzato, su proposta del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, la presentazione di due emendamenti governativi al disegno di legge conversione del decreto – legge n. 44 del 2023. Il primo emendamento è “finalizzato ad allineare il testo normativo agli esiti delle interlocuzioni con la Commissione europea, che hanno consentito di escluderne la natura di aiuto di Stato. L’emendamento conferma, anche a livello legislativo, l`immediata operatività delle citate misure che destinano 660 milioni di euro all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore“.
Nelle città di Milano, Bologna, Roma, Pavia, Padova, Venezia, Perugia, e Firenze, tantissimi studenti e lavoratori hanno fatto sentire la propria voce, denunciando le condizioni che sono costretti ad affrontare vivendo da soli, condizionate soprattutto dai prezzi degli affitti esageratamente alti. Come segno di protesta, i ragazzi, hanno montato alcune tende e sono rimasti a dormire fuori dalle proprie università.
Il sindacato studentesco ha scritto alla ministra Bernini chiedendo soluzioni contro il caro affitti. “Nella lettera parliamo della situazione degli affitti e delle residenze universitarie. Abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni su come si stanno spendendo le risorse del PNRR, le quali stanno andando a favore di studentati privati”, dice Camilla Piredda, rappresentante degli universitari.
“Adesso con il Pnrr la questione qual è, che la parte di studentati per fare nuovi posti letto pubblici procede un po’ a rilento, mentre anche le risorse annunciate oggi dal governo vanno più verso le realtà private, quindi non diventano strutturali. Bisogna stabilire criteri chiari su come usiamo le risorse del Pnrr affinché siano soluzioni strutturali”, ha affermato la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo aver incontrato gli studenti all’Università La Sapienza di Roma.
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