Dopo l’esperimento (riuscito) in Sardegna, l’asse Conte-Schlein cerca nuovi successi, magari a fronte di un campo larghissimo che comprenda anche Carlo Calenda. Le prossime partite si giocheranno in Abruzzo e in Basilicata, con pentastellati e dem che sperano di riproporre la formula vincente Todde.
“La direzione intrapresa un anno fa è la direzione giusta”, ha dichiarato all’indomani della vittoria in Sardegna la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che arriva contestualmente al primo anniversario alla guida del partito. Soddisfazione anche dal lato Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte da giovedì in tour per dare la volata al candidato unitario in Abruzzo, Luciano D’Amico.
Proprio in Abruzzo, dove si voterà il 10 marzo, si giocherà un’altra partita importantissima, con un campo che può essere definito larghissimo, con Giuseppe Conte che ha affermato: “Noi lavoriamo sempre per costruire un progetto solido con altre forze politiche e civiche, con compagni di viaggio affidabili. Non possiamo prendere un impegno con i cittadini se abbiamo compagni inaffidabili, perché questo comporterebbe l’ingovernabilità e noi non andiamo al governo per gestire il potere ma per realizzare il cambiamento. La Sardegna ci fa ben pensare in prospettiva futura perché, quando c’è un progetto serio, c’è un lavoro con le comunità di riferimento, si possono ottenere risultati così sorprendenti rispetto alle aspettative”.
L’attenzione quindi al momento è tutta per l’Abruzzo, dove si voterà tra meno di due settimane, il 10 marzo. Schlein ammette: “Una cosa è certa, l’alternativa c’è”. E dopo la vittoria in Sardegna il Partito Democratico inizia a guardare con occhi diversi anche la regione guidata da Fratelli d’Italia. I sondaggi al momento vedono D’Amico (candidato per il centrosinistra) in rimonta sul governatore uscente Marsilio. “Era dal 2015 che non vincevamo una regione al centrodestra, la Sardegna è stata la prima e non sarà l’ultima”, pronostica la segretaria dem.
“Alle regionali correre da soli, pur con un progetto, non è fattibile e non lo faremo. Alle regionali è impossibile fare altrimenti. Certo, non a tutti i costi”, ha detto invece il leader di Azione Carlo Calenda. “Le parole di Calenda fanno piacere – rilancia Schlein -. Se ci concentriamo sulle cose da fare insieme troviamo l’accordo e siamo più forti, perché siamo d’accordo sulle idee e non sulle poltrone da spartire come il governo”.
“C’è l’occasione di rivincere subito, il 10 marzo in Abruzzo, dove sono assolutamente ottimista sia come centrodestra sia come risultato della lista Lega” ha invece dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a margine di un evento a Pescara. “Sono assolutamente sereno. Qui si è governato bene, la Lega ha liste forti in tutte le province, mentre in Sardegna in alcune zone avevamo avuto delle difficoltà. Conto in una vittoria del centrodestra – ha aggiunto – con un risultato a due cifre della Lega”.
A chi gli chiedeva di eventuali strascichi nei rapporti tra la Lega e le altre forze di coalizione, anche considerando che otto consiglieri regionali, nel corso degli anni, sono passati ad altri partiti di centrodestra, Salvini ha risposto: “A me interessa dare risposte agli abruzzesi. La Lega avrà un ottimo risultato, superiore a quello delle politiche dell’anno scorso, e il centrodestra vincerà, perché abbiamo lavorato, non perché gli abruzzesi sono gente strana”.
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