Le auto a idrogeno con tecnologia a cella a combustibile sono ancora piuttosto rare. Fatto salvo per la Toyota Mirai, che è stata una delle prime vetture con questa tecnologia a essere stata prodotta in serie, le case che hanno deciso di puntare su questa tecnologia per l’autotrazione sono poche. Tra queste ci ha particolarmente incuriosito la compagnia britannica Viritech, che prevede di fare del suo core business i propulsori a idrogeno. La Viritech Apricale è il primo progetto dell’azienda che ha come obiettivo quello di dimostrare le potenzialità dell’idrogeno anche nelle hypercar prestazionali.
Le specifiche della Viritech Apricale non sono state ancora diffuse in modo completo. Tuttavia, secondo Autocar, la potenza di picco dell’hypercar conferita dal powertrain dovrebbe essere intorno ai 1.100 CV. Quest’ultimo è costituito da una pila a combustibile che utilizza l’idrogeno contenuto nelle bombole ad alta pressione e invia l’elettricità prodotta dalla reazione elettrochimica ai motori elettrici che azionano le ruote.
Il segreto della Viritech Apricale risiede nei recipienti a pressione, che hanno anche una funzione strutturale. Essenzialmente l’azienda sostiene che sta costruendo un telaio monoscocca super leggero in grafene composito che incorpora il sistema di immagazzinamento dell’idrogeno. Esattamente nello stesso modo con cui molti veicoli elettrici a batteria incorporano i pacchi batteria. Tutto questo si traduce in evidenti vantaggi in termine di riduzione di peso rispetto alle auto con i tradizionali recipienti utilizzati per l’idrogeno.
L’autonomia dell’auto non è stata ancora comunicata, tuttavia è lecito attendersi che sarà molto più elevata rispetto alle normali auto elettriche. Probabilmente quindi potrebbe arrivare anche a 1600 km con un pieno di idrogeno.
Osservano le immagini teaser diffuse della compagnia, si possono notare le forme levigate, gli enormi passaruota e una zona del diffusore posteriore molto pronunciata. Un altro particolare sono le grandi prese d’aria laterali.
La Viritech afferma che svilupperà l’Apricale nei prossimi 18 mesi. La produzione nella serie limitata di 25 esemplari inizierà all’inizio del 2023. Il prezzo di 1,7 milioni di euro è in linea con la tipologia di progetto. L’azienda sta lavorando anche su una SUV famigliare chiamata Tellurio e su un camion per il trasporto pesante denominato Jovian. Quest’ultimo, molto probabilmente, rappresenta un mercato migliore per l’azienda, dal momento che attualmente la mobilità elettrica a batteria non consente di produrre automezzi pesanti in grado di garantire lunghe distanze. Quindi, in questo caso, l’idrogeno rappresenta una scelta potenzialmente migliore.
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