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MOTORI

I motivi dietro la svolta elettrica di Toyota

Lo scorso 16 dicembre la Toyota ha presentato la sua nuova strategia elettrica mettendo sul piatto ben 62 miliardi di euro che verranno impiegati per costruire una linea di 30 modelli elettrici a batteria entro il 2030. Sedici modelli sono già pronti e sono stati presentati sotto forma di prototipi dal Ceo Akio Toyoda nel corso dell’intervento di presentazione del piano. Il primo modello che arriverà in Europa è la suv elettrica Toyota bz4x. L’obiettivo della casa giapponese, che con l’elettrificazione della gamma punta alla neutralità carbonica, è quello di arrivare a vendere, entro il 2030, 3,5 milioni di auto elettriche.

Toyota, finalmente l’elettrico

Perché la Toyota ha abbracciato l’Europa? La risposta a questa domanda è molto semplice in realtà. La casa giapponese è da diversi anni che sta studiando l’auto elettrica, con centri di ricerca e sviluppo focalizzati sullo sviluppo delle batterie, tuttavia, almeno fino a ora, ha preferito rimandare il suo “debutto elettrico”. I motivi dietro questa scelta sono fondamentalmente riconducibili alla mentalità che alimenta la casa giapponese e che prevede rischi controllati. Ma adesso è il mercato a richiedere l’elettrico, che è anche supportato dalle politiche dei paesi più importanti per il settore dell’auto come Cina, Europa e America. Che hanno di fatto decretato lo “spegnimento” dei motori termici.

Elettrico sì, ma “alla giapponese”

L’avvento della più grande casa automobilistica al mondo nel settore dell’auto elettrica, quindi, non è di certo casuale. Il ceo Toyoda, che in passato aveva fatto discutere per le sue dichiarazioni non proprio lusinghiere nei confronti dell’auto elettrica, ha precisato che l’auto a batteria per essere realmente efficace deve essere alimentata con energia ricavata da fonti green. Inoltre, la casa si è concentrata anche sull’efficienza energetica dei suoi modelli. Queste le dichiarazioni di Toyota relative alla suv bz4x: “Il punto fondamentale è quanto sia possibile innalzare l’efficienza energetica complessiva del veicolo. O, in altre parole, di quanto ridurre la quantità di energia richiesta per funzionare. Questa è esattamente la capacità tecnologica che abbiamo sviluppato ed affinato negli ultimi 30 anni. Grazie a questi sforzi, con questo SUV miriamo ad una efficienza energetica di 125 Kw/ora, la più alta nella categoria dei SUV compatti”.

La famiglia di veicoli elettrici a batteria bZ in Europa si espanderà, con l’introduzione di una crossover compatta. Dopo la bz4x arriverà infatti la Toyota bZ Small Crossover, un’elettrica cittadina, che sarà molto efficiente dal punto di vista energetico.

La Lexus diventerà un marchio totalmente elettrico

Nel piano della Toyota rivestirà grande importanza il marchio premium Lexus, che in Europa, Nord America e Cina, entro il 2030, proporrà un portafoglio prodotti esclusivamente elettrico. La Lexus rappresenterà il brand con una gamma costituita da modelli prestazionali, con una ricerca particolare per l’estetica e le prestazioni. Il primo modello ad arrivare sul mercato dovrebbe essere la Lexus Electrified Sport, che sarà grado di accelerare da 0 a 100 in meno di 2 secondi e di percorrere fino a 700 km “con un pieno”.

E l’idrogeno?

Ma nel futuro della Toyota non c’è solo l’elettrico. Sappiamo infatti che la casa giapponese ha investito molto sull’idrogeno, anche se la diffusione di questa tipologia di vetture ancora stenta a decollare. In merito allo sviluppo delle vetture a idrogeno Toyoda ha dichiarato: “Nello stesso momento in cui abbiamo iniziato lo sviluppo di veicoli elettrici a batteria nei primi anni ’90, abbiamo anche iniziato lo sviluppo di veicoli elettrici a celle a combustibile, alimentate a idrogeno. Nel 2002, abbiamo introdotto sul mercato il Toyota FCHV, con una nuova versione introdotta nel 2008, il Toyota FCHV-adv. Sulla base di questo lavoro di anni, nel 2014 finalmente abbiamo introdotto sul mercato la prima generazione di Mirai e da allora abbiamo utilizzato la relativa tecnologia per alimentare autobus, camion di grandi dimensioni, oltre a sviluppare ulteriormente i nostri veicoli elettrici a celle a combustibile”.

Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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