Il 16 gennaio è ufficialmente nata Stellantis, nuovo colosso dell’auto risultato della fusione tra FCA e PSA. Dopo averne analizzato i punti positivi e quelli negativi, il neo amministratore delegato, Carlos Tavares, e il Presidente, John Elkann, hanno presenziato al primo appuntamento con la stampa, delineando le future strategie del gruppo.
“Fusione, condivisione e consolidamento”; uno dei mantra del compianto ex amministratore delegato Sergio Marchionne, che è riuscito a portare in positivo la FCA azzerando il suo indebitamento, costituirà uno dei pilatri portanti di Stellantis.
Tradotto, significa che i vari marchi del gruppo dovranno condividere più componenti possibile, attraverso delle profonde sinergie che sono valutate 5 miliardi l’anno. Si tratterebbe quindi di introdurre sul mercato delle “auto-sorelle” che ad esempio condividono la stessa piattaforma e i medesimi motori.
Si tratta di un passaggio molto delicato perché dovrà essere sostenuto da solide strategie di marketing, con un posizionamento specifico dei diversi brand. In poche parole un consumatore dovrebbe immediatamente percepire che un’Alfa Romeo è diversa da una Peugeot. In tal senso, Stellantis dovrebbe seguire l’esempio del gruppo Volkswagen che è riuscito a differenziare i marchi Seat, Skoda, Volkswagen e Audi i quali condividono la maggior parte dei componenti.
“Non vogliamo essere grandi, ma eccellenti”, afferma Tavares, spiegando come l’obiettivo sia quello di rendere profittevoli tutti i marchi. Un’opera che è perfettamente riuscita con il marchio tedesco Opel, che dopo anni di rosso è tornato nuovamente in attivo.
Stellantis potrà contare su 400.000 dipendenti di 150 nazionalità e sulla presenza in quasi tutti i mercati mondiali. Tavares ha precisato che non verrà chiuso nessuno stabilimento e che non verranno tagliati posti di lavoro. Il manager spiega che attraverso le sinergie sarà possibile garantire il mantenimento dei posti di lavoro, ivi compresi quelli italiani.
Tavares guarda avanti e dichiara che entro il 2021 arriveranno dieci novità. Uno dei pilastri del nuovo gruppo sarà l’elettrificazione della gamma perché entro il 2025 ogni nuovo modello introdotto dovrà avere una versione elettrificata (elettrica o ibrida ricaricabile). Stellantis entro il 2021 potrà contare su 39 modelli elettrificati.
Grazie alle sinergie i marchi italiani come la Fiat potranno poi contare su nuovi modelli, oltre che su motori elettrificati, andando quindi a colmare le diverse attuali lacune che ad esempio vedono il marchio italiano assente nel mercato delle compatte.
Maserati e Alfa Romeo, i marchi a più alto potenziale di Stellantis, nonché quelli che si posizionano più in alto, verranno supportati nella crescita.
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