I Supercharger sono le stazioni di ricarica proprietarie della Tesla. Fino ad oggi hanno rappresentano un vero e proprio valore aggiunto dell’azienda guidata da Elon Musk poiché consentono ai proprietari delle EV Tesla di “fare il pieno” in maniera veloce e inoltre sono dislocati in località strategiche (generalmente vicino alle uscite autostradali). Nel corso degli anni la rete delle stazioni Supercharger è cresciuta molto e oggi può contare su circa 25mila punti di rifornimento posizionati in oltre 2.700 stazioni presenti in tutto il mondo. In Europa possono essere trovati in 27 paesi.
E in Italia? Anche nel nostro paese la rete sta gradualmente crescendo. La compagnia americana ha recente inaugurato le nuove stazioni di Brindisi, Catania, Oristano e Olbia, raggiungendo il traguardo di 43 stazioni nella penisola, con quasi 400 postazioni di ricarica ultra-veloce. Si tratta di un bel passo avanti considerando che nel 2014, nel nostro paese c’erano solo 4 stazioni.
Nello specifico, le stazioni di Brindisi, Catania e Olbia sono Supercharger V3. I V3 rappresentano la nuova generazione dei Supercharger, in grado di raggiungere picchi di potenza di 250 kW: con questa potenza una Model 3 Long Range può recuperare fino a 120 km in 5 minuti. La stazione di Oristano è invece un Supercharger V2 con potenza di picco di 150 kW.
Le nuove stazioni, aperte a ridosso delle vacanze estive, sono situate in importanti località turistiche e rendono così più capillare l’infrastruttura di ricarica, che permette ai clienti di viaggiare senza troppi patemi d’animo.
Ricaricare una Tesla è molto semplice: inserendo la destinazione sul navigatore, l’auto calcola il percorso con le soste di ricarica Supercharger incluse. Il guidatore non deve quindi preoccuparsi di pianificare nulla, ma solo mettersi in marcia e godersi il viaggio.
Secondo le stime diffuse dalla compagnia americana, dall’arrivo della berlina elettrica Model 3, grazie alle ricariche Supercharger, i proprietari Tesla hanno viaggiato in Europa per l’equivalente di più di 3000 viaggi di andata e ritorno sulla Luna, o circa 22 viaggi di andata e ritorno su Marte.
Al momento i Supercharger Tesla sono aperti solo ai possessori dell’elettrica della casa americana. Tuttavia questa strategia potrebbe presto cambiare poiché la compagnia americana, al fine di aver accesso ai contributi previsti dalle autorità norvegesi, deve renderli accessibili a tutti. La casa americana aveva infatti recentemente chiesto dei contributi per l’espansione di cinque stazioni di ricarica veloce; il governo norvegese si sarebbe detto disposto ad approvarli a patto che il costruttore renda pubblica la propria infrastruttura di ricarica. Il contesto dovrebbe cambiare entro il 2022, anno in cui la Tesla, almeno in Norvegia, aprirà i Supercharger anche alla concorrenza.
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