Nel 500° giorno di guerra tra Russia e Ucraina, Volodymyr Zelensky si è recato in barca sull’Isola dei Serpenti accompagnato dal capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak e ha deposto fiori per i soldati caduti. Il presidente ha condiviso un video tramite canali ufficiali, scrivendo: “500 giorni di guerra totale. L’isola dei serpenti. L’isola libera della libera Ucraina. Sono grato a tutti coloro che hanno combattuto qui contro gli occupanti. Abbiamo commemorato gli eroi che hanno dato la vita in questa battaglia, una delle più importanti della guerra. Gloria e onore a tutti coloro che combattono per la sicurezza Mar Nero“.
L’isola dei serpenti era stata occupata e conquistata all’inizio del conflitto Russia – Ucraina, dalla marina russa, poi ritiratasi a fine giugno. “L’isola dei serpenti è un punto strategico e il ritiro dei russi cambia in modo significativo la situazione del Mar nero“, così il presidente Zelensky aveva commentato l’evento.
Intanto nell’ultimo rapporto dell’Intelligence del ministero della Difesa britannico si apprende di scontri più intensi negli ultimi 7 giorni dall’inizio della guerra a Bakhmut, nell’Ucraina orientale. “Le forze ucraine hanno guadagnato costantemente sia a nord sia a sud della città controllata dai russi. È molto probabile che i soldati russi stiano lottando con il morale basso, un mix di unità disparate e una capacità limitata di trovare e colpire l’artiglieria ucraina“, si sottolinea nel documento. L’Isw, Institute for the study of war, afferma che le forze ucraine hanno fatto importanti passi in avanti negli ultimi giorni di guerra nei pressi di Yahidne, che si trova 2 chilometri a nord di Bakhmut. “La leadership russa quasi certamente considera politicamente inaccettabile concedere Bakhmut, che ha un peso simbolico come uno dei pochi guadagni russi negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, molto probabilmente ci sono poche riserve aggiuntive da impegnare nel settore“, aggiunge il rapporto.
Il presidente ucraino Zelensky ha ringraziato Biden per il nuovo pacchetto di aiuti militari di 800 milioni di dollari che comprendono anche le munizioni a grappolo. ”Un tempestivo, ampio e necessario pacchetto di aiuti alla difesa dagli Stati Uniti. Siamo grati al popolo americano e al presidente Joe Biden per i passi decisivi che avvicinino l’Ucraina alla vittoria sul nemico e la democrazia alla vittoria sulla dittatura”, ha scritto il leader ucraino su Twitter. ”L’aumento delle capacità di difesa dell’Ucraina fornirà nuovi strumenti per liberare la nostra terra e per rendere la pace più vicina”, ha continuato.
Quello che emerge dal rapporto è che nessuno Stato sta cercando davvero di dire addio…
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