Niente più brevetti sui vaccini anti Coronavirus. Questa la proposta degli Stati Uniti, destinata ad estendersi anche a buona parte del resto del mondo, Europa inclusa. E la decisione di Joe Biden ha già mostrato i propri effetti, con i titoli delle case farmaceutiche che sono letteralmente crollati in Borsa.
“L’amministrazione Biden crede fermamente alle protezioni della proprietà intellettuale. Ma, per mettere fine a questa pandemia, sostiene la revoca di certe protezioni per i vaccini anti Covid-19“, ha spiegato Katherine Tai, rappresentante Usa per il commercio. “Si tratta di una crisi sanitaria mondiale, e le circostanze straordinarie della pandemia rendono necessarie misure straordinarie“, ha quindi aggiunto.
Tale decisione è arrivata mentre al Wto sono in corso i negoziati per agevolare la produzione dei vaccini e la loro distribuzione in tutto il mondo. A partire dai Paesi più in difficoltà dal punto di vista sanitario, economico e di risorse. L’obiettivo del Wto, come spiegato dal portavoce dell’Organizzazione mondiale per il commercio Keith Rockwell, è quello di trovare un accordo in tempo per la riunione formale in programma per l’8 e il 9 giugno.
“La svolta di Biden sul libero accesso per tutti ai brevetti sui vaccini è un importante passo in avanti. Anche l’Europa deve fare la sua parte. Questa pandemia ci ha insegnato che si vince solo insieme“, ha commentato su Facebook il ministro italiano della Salute, Roberto Speranza. Opinioni positivi anche dall’Europa. “L’Ue è pronta a discutere qualsiasi proposta che affronti la crisi del Covid in modo efficace e pragmatico. Perciò siamo pronti a ragionare sulla proposta degli Stati Uniti“, ha invece affermato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.
Chi inevitabilmente la pensa in maniera opposta sono le case produttrici di medicinali. “Siamo totalmente in linea con l’obiettivo che i vaccini siano rapidamente e equamente distribuiti nel mondo. Ma come abbiamo ripetuto più volte, una sospensione è la risposta semplice ma sbagliata a un problema complesso“, afferma infatti l’Ifpma, la Federazione internazionale delle aziende farmaceutiche con sede a Ginevra. Nel comunicato si definisce anche la decisione di Biden e degli Stati Uniti “deludente“.
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