Usa, l’uragano Ida ha lasciato
New Orleans al buio

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L’uragano Ida ha toccato terra negli Stati Uniti sulla coste dalla Louisiana, nel sedicesimo anniversario della devastazione causata dall’uragano Katrina. A nove ore di distanza, questa mattina, l’uragano è declassato da categoria 4 a categoria 2, con venti che attualmente soffiano a 110 miglia orarie, ovvero 177 chilometri all’ora. I venti dell’uragano Ida hanno comunque superato l’intensità di quelli di Katrina, uragano di categoria 3, che ha colpito l’America nell’agosto del 2005, considerato uno dei cinque uragani più gravi nella storia del Paese.

Quasi un milione di persone senza elettricità a causa dell’uragano Ida

Le piogge torrenziali e le forti raffiche di vento provocate dal passaggio dell’uragano Ida hanno provocato danni e inondazioni in diverse parti della Louisiana sud orientale. Secondo quanto emerso, oltre alla prima vittima ufficiale dell’uragano, New Orleans e altri centri sono senza elettricità. La prima stima ammonta a quasi un milione di persone senza energia elettrica.

Tutto il Governo è già al lavoro con il massimo sforzo” ha detto, attraverso Twitter, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “Saremo qui per aiutare la Regione a rimettersi in piedi il più velocemente possibile per tutto il tempo che ci vorrà“.  Il presidente americano, inoltre, ha già firmato la dichiarazione di emergenza sia per la Louisiana che per il Mississipi. Questi due Stati, infatti, saranno quelli maggiormente interessati dalle conseguenze del passaggio dell’uragano Ida.

Squadre pronte a ricerche e soccorsi quanto l’uragano si sarà calmato

L’uragano Ida, come spiegato alla Cnn da John Bel Edwards, governato dello Stato del Golfo, è “terribilmente devastante“. “La situazione è davvero dura in tutto il sud-est della Louisiana“. Inoltre, Edwards ha dichiarato che non appena la situazione sarà più tranquilla e l’uragano Ida si sarà calmato le squadre di ricerca e soccorso urbano saranno pronte a mobilitarsi per le strade delle città. “Al culmine di un uragano non è possibile far uscire i primi soccorritori perché è semplicemente troppo pericoloso. La velocità del vento non lo permette” ha spiegato Edwards. E ha aggiunto: “Non appena sarà possibile, saremo impegnati in operazioni di ricerca e soccorso molto robuste“.

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