Arriva soddisfazione dalla Ue per i vari piani presentati per l’applicazione del Recovery Plan negli Stati membri. Lo evidenzia il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in audizione alla commissione bilancio ed economica del Parlamento europeo. Soddisfazione anche dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
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Dombrovskis, in commissione bilancio ed economica a Bruxelles, ha inquadrato l’attuale situazione in Ue, anche in vista dei prossimi passi. “I piani di ripresa e resilienza – ha affermato – non devono portare a un incremento volatile del Pil, ma a un effetto duraturo. Adesso entriamo in una fase più attiva, abbiamo ricevuto 14 piani. È un buon risultato questo“.
Quindi il vice presidente della Commissione europea ha inquadrato ciò che succederà a chi non ha rispettato le tempistiche della Ue: “Quella della fine di aprile non era una scadenza rigorosa e non ci sono conseguenze per presentazioni successive. La qualità è il criterio principe. Posso dire che siamo soddisfatti di quanto è stato raggiunto. In linea generale è stato trovato un equilibrio tra investimenti e riforme e gli obiettivi verranno raggiunti anche con un buon margine. I piani hanno anche un piano sociale forte, quindi lo strumento contribuirà alla realizzazione del pilastro sociale“.
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Parole importanti anche da parte del commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni: “Stiamo avviando la valutazione dei piani ricevuti fino ad ora, con il coinvolgimento di esperti della Commissione. Dovremmo adottare la proposta per la decisione attuativa nella seconda parte di giugno. La decisione sulle risorse proprie è essenziale ed è una conditio sine qua non per la Commissione europea per andare sui mercati a raccogliere le risorse per finanziare il Next Generation Eu“.
Ci si prepara dunque a rendere operativi i finanziamenti. E, come spiega Gentiloni, tutte le componenti della Ue coopereranno in tal senso: “Il processo è sui binari giusti e abbiamo naturalmente molto lavoro da fare nel prossimo futuro e avremo bisogno della collaborazione stretta con il Consiglio, il Parlamento e i portatori di interesse nazionali“.
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