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Richiamo formale a Turchia e Bielorussia, invito a cessare il fuoco nel Nagorno-Karabakh. Sono questi i tre punti affrontati dal premier Giuseppe Conte nell’immediata vigilia della seconda giornata del Consiglio straordinario dell’Unione Europea, alle prese con questioni di politica estera che si fanno sempre più complesse in un 2020 difficile non soltanto per le conseguenze della pandemia di coronavirus.
“Siamo rimasti svegli fino a tarda notte per i lavori del Consiglio europeo straordinario – ha esordito Giuseppe Conte davanti ai cronisti -. Siamo arrivati ad alcune conclusioni, soprattutto sulla posizione riguardante le tensioni nel Mediterraneo orientale. Invitiamo la Turchia ad asternersi dal compiere delle provocazioni ulteriori o violazioni del diritto internazionale“.
“L’Unione Europea è decisa, ferma – ha ammonito il premier italiano -. Ricorreremo a tutte le risorse per coltivare un dialogo costruttivo con Turchia, ma chiediamo anche che ci sia una chiarezza di posizioni per quanto riguarda tutti i rapporti con gli Stati membri dell’Ue, anche bilaterali. Torneremo ad aggiornarci entro la fine dell’anno per monitorare questa situazione e per far sì che il rapporto fra Stati membri e Turchia possa svolgersi nel modo più corretto possibile”.
Il Consiglio straordinario ha parlato anche della questione legata al post-elezioni in Bielorussia: “Vogliamo che le autorità governative prendano atto che le elezioni che si sono svolte non sono soddisfacenti e credibili, né rispondono agli standard democratici – ha dichiarato Conte facendosi portavoce delle decisioni prese dall’Unione Europea -. Vogliamo che ci sia un percorso chiaro e ci sia una rapida evoluzione verso delle elezioni libere, credibili”.
“Pretendiamo che siano rispettati i diritti di chi protesta e manifesta in modo pacifico – ha aggiunto -. Siamo disponibili a un piano economico di sostegno per la Bielorussia, a beneficio dei cittadini e della società civile. Pretendiamo però che le autorità diano segnali concreti prendendo atto della situazione. Nel frattempo abbiamo adottato anche misure sanzionatorie nei confronti di alcune personalità bielorusse”.
In chiusura di intervento, Conte ha poi definito la posizione dell’Unione Europea sul conflitto tra Armenia e Azerbaigian nella regione del Nagorno-Karabakh: “Auspichiamo assolutamente una de-esclatation della violenza – ha affermato il presidente del Consiglio italiano -. Tutti i soggetti coinvolti devono evitare una spirale di violenza che possa provocare ulteriori vittime tra i civili. Dobbiamo anche evitare che ci siano interventi esterni che possano complicare ulteriormente questo conflitto”.
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