“L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, presenterà una prima bozza della ‘Bussola strategica’ nel novembre 2021. Ci torneremo a dicembre. La sosteremmo a marzo in occasione del nostro Consiglio europeo ordinario sulla difesa. Nel frattempo, procederemo sui diversi binari esistenti nel campo della difesa e della sicurezza”. Ad annunciarlo è Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, durante il suo intervento al Consiglio informale dell’Ue a Brdo, in Slovenia, sul ruolo internazionale dell’Unione.
Michel ha poi aggiunto che la Commissione “lavorerà per una nuova dichiarazione politica con la Nato prima del vertice del giugno 2022”. Il dibattito sui temi della difesa comunitaria si è riaccesa a seguito della dell’ormai nota crisi dei sottomarini nucleari che vede contrapporsi l’Australia e la Francia (affiancata dall’Ue). A incidere maggiormente è stata però la nascita dell’alleanza anti cinese Aukus che unisce Australia, Regno Unito e Cina. Accordo che potenzialmente rischia di minare i rapporti bilaterali fra l’Unione e gli alleati.
Tanto che, sul suo blog, il 2 ottobre Michel aveva sostenuto come gli Stati membri dell’Ue dovessero “avere un peso maggiore nel mondo, per difendere i nostri interessi e valori e per proteggere i nostri cittadini”. Concetto ripreso anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che nel suo discorso sullo stato dell’Unione aveva teorizzato la necessità di “un’Unione europea della difesa”. Idea, questa, che ha spinto gli osservatori a ragionare sulla nascita di un mini-esercito europeo.
A condividere questa posizione troviamo anche il premier italiano, Mario Draghi, che ha aperto la discussione rimarcando al contempo la convinta adesione dell’Italia alla Nato. Draghi ha però sottolineato che il ritiro dall’Afghanistan impone all’Ue delle riflessioni sul futuro delle relazioni internazionali e della difesa europea. “Non abbiamo tempo”, ha detto il premier ai partner, chiedendo alla Commissione di produrre un documento sulle prospettive comuni dell’Europa su questi temi.
Un tentativo di rafforzare l’autonomia militare europea è però vista con sospetto dalla Nato. Il norvegese Jens Stoltenberg, segretario generale dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, in un intervento alla Georgetown University ha dichiarato: “Qualsiasi tentativo di indebolire il legame transatlantico creando strutture alternative, facendo passare l’idea che possiamo farcela da soli, non solo indebolirà la Nato, ma dividerà l’Europa”.
“Non credo in nessuno sforzo per cercare di fare qualcosa al di fuori del quadro della Nato, competere con o duplicare la Nato – ha concluso Stoltenberg –. Perché la Nato rimane la pietra angolare, il fondamento per la sicurezza europea e della sicurezza nordamericana”.
Quello che emerge dal rapporto è che nessuno Stato sta cercando davvero di dire addio…
Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…
Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…
Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…
Scopri i dettagli del Bonus Natale 2024: requisiti, novità e modalità per ottenere i 100…
Il patron di X avrebbe messo in discussione alcuni dei candidati scelti da Boris Epshteyn,…