Il presidente ucraino alle prese con un rimpasto di governo. Cosa sta succedendo a Kiev in una delle fasi più critiche del conflitto con la Russia?
L’Ucraina è al centro di un significativo terremoto politico, con le dimissioni del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e di altri importanti membri del governo, proprio mentre il paese affronta una delle fasi più critiche del conflitto con la Russia. Il presidente della Verkhovna Rada, Ruslan Stefanchuk, ha confermato le dimissioni di Kuleba, pubblicando su Facebook la foto della lettera ufficiale. “Le potenziali dimissioni saranno considerate in una delle prossime riunioni plenarie,” ha dichiarato Stefanchuk, senza specificare una data precisa.
Le dimissioni di Kuleba sono state anticipate da un discorso del presidente Volodymyr Zelensky, che aveva preannunciato “cambiamenti” imminenti all’interno del governo ucraino. “Mi aspetto novità nella direzione della politica interna ed estera. Abbiamo bisogno di maggiore interazione tra le comunità locali e le autorità centrali, in particolare prima della stagione invernale,” aveva affermato Zelensky nel suo messaggio serale, delineando la necessità di un rinnovamento istituzionale per affrontare le sfide in arrivo.
Il rimpasto in corso, che secondo il portavoce del partito di Zelensky, David Arakhamia, coinvolgerà “oltre il 50%” del governo, non è limitato al solo ministro degli Esteri. Infatti, martedì scorso, si sono dimessi anche altri quattro ministri, tra cui due vice primi ministri. Tra questi, la vice prima ministra per l’integrazione europea ed euroatlantica, Olha Stefanishyna, e la vice prima ministra per la reintegrazione dei territori occupati ucraini, Iryna Vereshchuk. Oltre a loro, hanno rassegnato le dimissioni anche il ministro per le Industrie strategiche, Oleksandr Kamyshin, il ministro della Giustizia, Denys Maliuska, e il ministro per l’Ambiente, Ruslan Strilets.
Queste dimissioni giungono in un momento estremamente delicato per l’Ucraina, in concomitanza con uno dei peggiori attacchi russi degli ultimi tempi, che ha provocato oltre 50 vittime a Poltava. Contestualmente, il paese si prepara per un viaggio cruciale del presidente Zelensky negli Stati Uniti, durante il quale presenterà al presidente Joe Biden un “piano di vittoria” per porre fine all’invasione russa attraverso mezzi diplomatici.
Parlando delle dimissioni, Zelensky ha sottolineato l’importanza dell’autunno prossimo per l’Ucraina: “Il prossimo autunno sarà estremamente importante per l’Ucraina. E le nostre istituzioni statali dovrebbero essere configurate in modo che l’Ucraina raggiunga tutti i risultati di cui abbiamo bisogno. […] Per questo, dobbiamo rafforzare alcune aree del governo e sono stati preparati dei cambiamenti nella sua composizione.” Queste parole evidenziano la volontà di riorganizzare e rinvigorire la struttura governativa per affrontare con efficacia le sfide che attendono il paese nei prossimi mesi.
Nonostante le dimissioni, alcuni dei ministri potrebbero essere rinominati in altri ruoli. Secondo l’emittente pubblica ucraina Suspilne, Stefanishyna potrebbe essere nominata a capo di un nuovo ministero che unisca il suo vecchio portafoglio con quello del ministero della Giustizia. Anche Kamyshin ha già confermato, tramite un comunicato su Telegram, che continuerà a lavorare nell’ambito della difesa, ma in una nuova funzione.
Kuleba, il ministro degli Esteri dimissionario, potrebbe essere destinato a un ruolo di grande rilievo a Bruxelles come ambasciatore ucraino. Questo incarico rifletterebbe l’importanza strategica delle relazioni tra l’Ucraina e l’Unione Europea, in un momento in cui il paese cerca di rafforzare i suoi legami con l’Occidente e di ottenere ulteriore supporto contro l’aggressione russa.
Di fronte a questi sviluppi, il Cremlino non ha tardato a esprimere la sua posizione. Il portavoce russo Dmitry Peskov ha dichiarato che la Russia “sta seguendo attentamente” il rimpasto di governo in Ucraina, ma ha escluso che queste dimissioni e nuove nomine possano avere “un qualsiasi effetto” sulle prospettive di un processo negoziale per una tregua in Ucraina. Questa affermazione sottolinea l’atteggiamento intransigente della Russia, che continua a respingere qualsiasi apertura diplomatica significativa.
Mentre la politica ucraina vive un periodo di turbolenza, il paese continua a soffrire sotto i colpi dell’aggressione russa. Nella notte, le forze russe hanno lanciato un attacco devastante contro la città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, provocando la morte di sette persone e il ferimento di altre 23. Il governatore della regione, Maksym Kozytskyi, ha aggiornato il bilancio delle vittime su Telegram, esprimendo le sue “condoglianze alle famiglie delle due persone che abbiamo perso nella notte.”
Il sindaco di Leopoli ha riferito che gli attacchi hanno causato gravi danni agli edifici residenziali nella zona della stazione ferroviaria principale. “Molte finestre sono andate in frantumi nella zona delle vie Konovalets, Braty Mikhnovski e Melnyk,” ha dichiarato, aggiungendo che due scuole hanno sospeso le lezioni a causa dei danni subiti.
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