Jens Stoltenberg ha confermato che la Nato “continuerà a restare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”, senza arretrare. Il segretario generale dell’organizzazione ha rinnovato la sua promessa nel corso di un intervento a un convegno a Bucarest prima della ministeriale Esteri, sottolineando che sostenere Kiev nella guerra scatenata dalla Russia “è nell’interesse di sicurezza a lungo termine della Nato”.
“Non può esserci pace duratura, se l’oppressione e l’autocrazia prevalgono sulla libertà e la democrazia. Sappiamo che la maggior parte delle guerre finisce al tavolo negoziale, ma quello che succede lì è inestricabilmente legato a quel che avviene sul campo di battaglia. Quindi, per creare le condizioni per una pace duratura che assicuri che l’Ucraina prevalga come Stato indipendente e sovrano, dobbiamo continuare a fornire sostegno militare all’Ucraina”, ha aggiunto Stoltenberg.
Stoltenberg ha poi ricordato che il sostegno militare dei Paesi della Nato all’Ucraina “non è iniziato nel febbraio di quest’anno. Nel 2014 nel centro di addestramento di Yavoriv, che è stato bombardato” dai russi nelle prime fasi della guerra, “ho visto militari canadesi e statunitensi addestrare militari ucraini”. Ed è per questo che, quando la Russia ha lanciato l’invasione, “le truppe ucraine erano molto meglio addestrate, in grado di contrattaccare”. La Nato è “pronta a difendere ogni centimetro quadrato di territorio alleato”.
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Nell’ultima settimana, l’esercito russo ha lanciato bombe e missili “258 volte contro 30 insediamenti della regione di Kherson“. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, durante un video discorso serale alla nazione. “Ogni giorno gli occupanti hanno bombardato Kherson e un certo numero di comunità in tutta la regione. L’esercito russo ha anche danneggiato la stazione di pompaggio che forniva acqua a Mykolaiv“, ha detto Zelensky. “Non sono capaci di nient’altro che distruzione. Questo è tutto ciò che si lasciano alle spalle. E quello che stanno facendo ora contro l’Ucraina è il loro tentativo di vendicarsi. Vendicarsi del fatto che gli ucraini si sono difesi. L’Ucraina non sarà mai un luogo di distruzione. L’Ucraina non accetterà mai ordini da questi ‘compagni’ di Mosca“, ha concluso il leader di Kiev, aggiungendo che l’Ucraina farà di tutto per ripristinare ogni struttura, ogni casa, ogni impresa distrutta dagli occupanti.
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