Mosca ha ricevuto e “sta studiando” il piano di pace per l’Ucraina presentato all’Onu dall’Italia. Questa una delle notizie più importanti del 90esimo giorno dall’inizio del conflitto, o quantomeno una delle più promettenti. Il tutto mentre l’esercito russo si prepara a riprendere l’offensiva nell’area di Vasylivka a Zaporizhzhia, in direzione Bakhmut. Le maggiori ostilità, attualmente, sono nel distretto di Donetsk, vicino a Lysychansk e Severodonetsk.
Da parte di Dmitri Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, sono arrivate delle aspre critiche nei confronti del piano di pace italiano per l’Ucraiana. “C’è la sensazione che sia stato preparato non da diplomatici ma da politologi locali, che hanno letto dei giornali provinciali e operano soltanto sulla base delle notizie false ucraine. Se si devono proporre iniziative di pace allora dovrebbero basarsi su un approccio reale che deve rispecchiare lo stato delle cose. E un tale documento già da tempo è stato proposto dalla Russia per la discussione“, ha osservato.
Da Mariupol, però, arriva una nuova straziante storia. Durante lo smantellamento dei blocchi di un grattacielo, sono infatti venuti alla luce circa duecento corpi di persone senza vita. A denunciarlo su Telegram è Petro Andryushchenko, portavoce del sindaco della città ucraina. L’edificio si trovava nei pressi della stazione di servizio suburbana-2, su Myru Avenue.
Andryushchenko ha spiegato che presumibilmente i corpi sono rimasti lì per diverso tempo, dato lo stato di decomposizione. I soldati russi hanno stipato in un obitorio improvvisato vicino alla metropolitana, sulla strada, un gran numero di cadaveri. “Mariupol. Cimitero“, il suo amarissimo commento a margine del documento. Nelle ultime 24 ore l’Ucraina ha perso altri 7 civili, tutti uccisi nelle città di Sievierodonetsk, Avdiivka e Lyman, nella zona orientale del Paese.
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Le forze russe, intanto, continuano ad essere operative in Ucraina e stanno cominciando a liberare dalle mine la costa del Mar d’Azov intorno al porto di Mariupol. Lo rende noto il ministero della Difesa russo.
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Le cancellerie europee non hanno commentato il piano dell’Italia. Tuttavia, un portavoce del governo tedesco ha già sottolineato che solo l’Ucraina potrà stabilire se tale piano di pace sia accettabile. Il Governo di Kiev si è invece espresso tramite Emine Dzhaparova, vice ministra degli Esteri. “Qualsiasi piano di pace non preveda la nostra sovranità e la nostra integrità territoriale, non è sostenibile“, ha ricordato.
Un altro importante esponente del Governo dell’Ucraina, il capo dell’intelligence del ministero della Difesa Kyrylo Budanov, ha intanto rivelato che Vladimir Putin “è sfuggito a un attentato meno di due mesi fa. Si tratta di un’informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Risale a circa due mesi fa, ed è successo davvero“. Secondo Budanov, peraltro, è in corso in Russia un’operazione sotterranea per rimuovere Putin dal potere. A suo giudizio, potrebbe concretizzarsi “entro fine anno“, mentre già “a metà agosto” Kiev dovrebbe risolvere la guerra a proprio favore.
Altrettanto ottimista Volodymyr Zelensky, che in uno dei suoi più recenti messaggi ha affermato: “Il prezzo che stiamo pagando è alto. Ma sicuramente ci sarà la nostra vittoria, semplicemente perché non esistono altre vie d’uscita“. Quindi il presidente dell’Ucraina si è concentrato sui possibili accordi di pace: “Ogni guerra finisce con la diplomazia. Solo essa porta alla pace. Non accetto nessun incontro con mediatori russi, solo con il presidente Vladimir Putin. E la questione sul tavolo deve essere una sola, far finire la guerra“.
Zelensky, intervenendo al forum a Davos in Svizzera, nelle scorse ore aveva chiesto “sanzioni massime” contro la Russia. “In modo che la Russia e qualsiasi altro potenziale aggressore che voglia intraprendere una guerra brutale contro il suo vicino sappia esattamente a cosa sta andando incontro. Se avessimo avuto le armi al 100% a febbraio – aveva spiegato il presidente dell’Ucraina –, il risultato sarebbe stato di decine di migliaia di vite salvate. Il sostegno al Paese sotto attacco è tanto più prezioso quanto prima lo si fornisce. Armi, finanziamenti, sostegno politico e sanzioni contro la Russia“.
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Durante la conferenza stampa al termine della riunione dell’Ecofin, Bruno Le Maire, il ministro delle Finanze francese, ha dichiarato che durante il meeting è stato affrontato il tema dell’appoggio all’Ucraina. “C’è unanimità fra gli Stati membri su un sostegno massiccio al Paese e al governo ucraino, affinché si proceda rapidamente al suo appoggio finanziario“, ha sottolineato. “Abbiamo esaminato il pacchetto proposto dalla Commissione europea, che può spingersi fino a 9 miliardi di euro. Rimarranno da definire le modalità tecniche“, ha aggiunto Le Maire.
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