Nuovo raid russo su Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale, nella notte. Lo ha reso noto il governatore della regione, Oleksandr Starukh.
Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, Mosca ha preso di mira un sito infrastrutturale.
Come riferito dalla viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzheppar, sarebbero almeno 15 le esplosioni che hanno scosso la città di Zaporizhzhia. Oggetto del raid “un istituto scolastico, un istituto medico ed edifici residenziali“.
Nella giornata di ieri, 10 ottobre, mentre era ancora in corso la pioggia di missili su Kiev e altre città, Volodymyr Zelensky ha effettuato diverse telefonate per chiedere la condanna della Russia, il sostegno militare e l’intervento politico ai suoi alleati. Secondo il presidente ucraino per fermare “il terrorismo” di Putin sono infatti necessarie più armi, più sistemi di difesa aerea, ma soprattutto quei missili terra-terra Atacms che gli Stati Uniti tentennano a inviare.
Il primo colloquio è stato con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con il quale Zelensky ha concordato una riunione urgente del G7. Si terrà oggi in videoconferenza, a partire dalle ore 14. La Casa Bianca ha confermato la sua presenza, sottolineando che nel corso dell’incontro si parlerà dell'”aggressione e delle atrocità” commesse dalla Russia, “incluso il recente attacco missilistico in Ucraina“. Biden parteciperà all’incontro in collegamento dalla Roosevelt Room, la sala riunioni che si trova accanto allo Studio Ovale, nella West Wing della Casa Bianca.
Dopo l’ondata di attacchi russi di ieri il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha promesso a Zelensky, “sistemi avanzati di difesa aerea“. Biden “ha anche sottolineato il suo continuo impegno con alleati e partner per continuare a imporre costi alla Russia, ritenendo la Russia responsabile dei suoi crimini di guerra e delle sue atrocità“.
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Nel frattempo, nel suo consueto video serale su Telegram, stavolta girato per strada, il presidente ucraino ha avvisato la Russia. “L’Ucraina non può essere intimidita. Ma solo ancora più unita. L’Ucraina non può essere fermata. Ma convinta ancora di più che i terroristi devono essere neutralizzati. Gli occupanti non riescono a opporsi a noi sul campo di battaglia ed è per questo che ricorrono al terrore. Bene, rendiamo il campo di battaglia ancor più doloroso per il nemico. E ripristineremo tutto ciò che è stato distrutto“, le sue parole.
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