L’esercito russo è tornato a bombardare Kiev nelle prime ore della mattina di oggi, lunedì 8 maggio. Come riferito da Vitali Klitschko, il sindaco della capitale ucraina, almeno cinque persone sono rimaste ferite negli attacchi. Tre sono rimaste coinvolte nelle esplosioni avvenute nel quartiere Solomyanskyi, mentre altre due sono state portate in ospedale in seguito alla caduta di rottami dei droni nel quartiere Sviatoshynskyi, a ovest del centro della città.
Secondo quanto riferito da alcuni funzionari locali, i sistemi di difesa aerea di Kiev avrebbero respinto parte dei raid aerei portati avanti dalla Russia. Durante il briefing mattutino, lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha confermato questa posizione, dichiarando che ognuno dei 35 droni lanciati dalla Russia sull’Ucraina nella notte è stato abbattuto. “La scorsa notte, il nemico ha nuovamente attaccato il territorio dell’Ucraina, utilizzando gli UAV d’attacco Shahed iraniani. 35 droni su 35 sono stati distrutti dai nostri difensori“, si legge nel messaggio.
Oltre alla capitale anche altre città dell’Ucraina sono state coinvolte. Nel corso della notte Odessa è stata colpita da un attacco missilistico che ha provocato un incendio in un magazzino aziendale. Natalya Gumenyuk, portavoce del comando operativo meridionale delle forze armate ucraine, ha reso noto che le fiamme hanno coinvolto un’area di oltre 6.000 metri quadrati. Inoltre, i media ucraini hanno riferito anche di esplosioni nella regione meridionale di Kherson e di 16 attacchi effettuati al confine della regione di Sumy, dove sono state registrate 106 esplosioni complessive. Lo stato maggiore delle forze armate ha sottolineato che i raid hanno coinvolto anche Kharkiv e Mykolayiv. Inoltre, “sono stati registrati 61 attacchi aerei e 52 attacchi missilistici in aree popolate da civili. Purtroppo ci sono morti e feriti tra la popolazione, un grattacielo, abitazioni private e altre infrastrutture civili sono state danneggiate”.
Domenica 7 maggio, sei operatori dei servizi di emergenza ucraini sono rimasti ucciso nel corso di un bombardamento condotto dalle forze russe su Kherson. L’ufficio del procuratore generale ucraino ha comunicato che i russi avrebbero sganciato le bombe da un drone su un’area densante popolata. Nel raid altri due operatori dei servizi di emergenza sono rimasti gravemente feriti. L’ufficio del procuratore ha riferito che è stata avviata un’inchiesta “per violazione delle leggi di guerra e omicidio premeditato”.
Su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto un paragone tra l’invasione della Russia e il nazismo. “Purtroppo il male è tornato. Sebbene ora l’aggressore sia diverso, l’obiettivo è sempre lo stesso: schiavitù o distruzione. E proprio come allora facemmo affidamento sulla forza congiunta delle nazioni libere, così ora combattiamo contro il male insieme al mondo libero, insieme all’Europa libera. E prevarremo! Sarà il Giorno della nostra vittoria! Il Giorno della vittoria dell’Ucraina”. Zelensky ha annunciato di aver presentato al parlamento ucraino (la Verkhovna Rada) un disegno di legge che propone di rendere l’8 maggio il Giorno del ricordo e della vittoria sul nazismo nella seconda guerra mondiale. “È l’8 maggio che la maggior parte delle nazioni del mondo ricorda la grandezza della vittoria sui nazisti. È l’8 maggio che il mondo onora la memoria di tutti coloro le cui vite sono state portate via da quella guerra. È stato l’8 maggio che entrò in vigore l’Atto di resa incondizionata della Wehrmacht“, ha aggiunto.
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