La scorsa notte le forze russe hanno lanciato dei missili sulla città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. L’attacco ha causato la distruzione di varie infrastrutture e alcuni feriti. Lo hanno reso noto su Telegram Oleksandr Starukh, il capo dell’amministratore militare dell’omonima regione, e Anatolii Kurtieve, il portavoce del Consiglio comunale della città. “Il nemico ha lanciato un attacco missilistico sul centro dell’Oblast. Si stanno raccogliendo informazioni sui danni e sulle vittime”, ha spiegato Starukh. Kurtiev ha aggiunto che alcune infrastrutture sono state distrutte dalle esplosioni e non sono mancate delle vittime.
Complessivamente, l’esercito russo ha lanciato 11 missili e 10 raid aerei contro oltre 35 insediamenti ucraini nelle ultime 24 ore. Lo riporta lo Stato maggiore delle forze armate ucraine sulla sua pagina Facebook. “Nelle ultime 24 ore gli invasori hanno lanciato 11 missili e 10 attacchi aerei, hanno effettuato più di 65 bombardamenti con sistemi a lancio multiplo Mlrs. Più di 35 insediamenti hanno subito attacchi nemici. Tra questi ci sono Redkodub, Slavyansk, Kramatorsk, Belgorovka, Bakhmut, Netaylove, Vodyanoye, Maryinka, Vremevka, Kryvyi Rih, Zaporizhzhia, Zaliznichnoe e Mykolaiv”.
Secondo quando sottolineato da Sehiy Gaidai, il governatore del Lugansk, il controllo della città di Lyman da parte delle forze di Kiev potrebbe rivelarsi cruciale per aiutare l’Ucraina a recuperare il territorio perduto nella regione. Secondo Gaidai, la riconquista di Lyman rappresenta la più grande perdita sul campo subita dalla Russia dopo la fulminea controffensiva ucraina nella regione nord-orientale di Kharkiv il mese scorso. Il governatore ha ricordato che le forze russe avevano catturato Lyman a maggio e la usavano come centro logistico e di trasporto nel nord della regione di Donetsk. Il ministero della Difesa britannico ritiene che l’importanza strategica di Lyman dipenda dalla sua posizione di comando su un ponte stradale sul fiume Siversyi Donets, dietro il quale la Russia sta tentando di consolidare le proprie difese.
Durante un’intervista con la Cnn, Lloyd Austin, il capo del Pentagono, ha commentato le parole di Vladimir Putin, il presidente della Russia, a proposito del possibile ricorso alle armi atomiche. “Per essere chiari, chi decide è uno: non ci sono controlli su Putin. Come ha preso la decisione irresponsabile di invadere l’Ucraina, potrebbe prenderne un’altra. In questo momento però non vedo nulla che mi faccia credere che abbia già preso una decisione del genere”. Austin ha poi condannato le “annessioni illegali di territorio ucraino” e ha definito le minacce di Putin di usare “ogni mezzo possibile” una “dichiarazione irresponsabile. Questo tintinnio della sciabola nucleare russa non è il tipo di cosa che ci aspetteremmo di sentire dai leader di grandi Paesi con capacità atomiche”.
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