Da un lato l’Ucraina ha risposto alle truppe nemiche nella direzione di Kramatorsk, dall’altro la Russia costruisce e distrugge per quanto riguarda l’annoso problema del grano. Nel giro di poche ore, infatti, prima ha realizzato due corridoi per l’esportazione della materia prima, poi ha bombardato con dei missili alcuni hangar che ne contenevano tonnellate. E intanto la guerra, giunta al 134esimo giorno, continua a mietere vittime.
È stato il Comando Operativo Sud dell’Esercito dell’Ucraina a denunciare l’ultimo attacco delle truppe di Mosca, avvenuto nella regione di Odessa. L’attacco, perpetuato nella notte, ha visto l’utilizzo di missili da crociera. Poche ore dopo, invece, sotto attacco è finita l’Isola dei Serpenti. “Due missili l’hanno centrata, e il molo è stato danneggiato in modo significativo“, afferma Kiev.
Questo attacco, come detto, è giunto a pochissime ore di distanza da un’iniziativa della Russia per preservare proprio il grano. Si era infatti parlato dell’allestimento di due corridoi commerciali in Ucraina, precisamente nel Mar Nero e nel Mar d’Azov. “Stiamo adottando una serie di misure per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque del Mar Nero e del Mar d’Azov. Il pericolo di mine nelle acque del porto di Mariupol è stato completamente eliminato“, aveva dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, secondo quanto riporta RIA Novosti.
Intanto continuano anche le operazioni belliche, con l’Ucraina che, secondo quanto affermato dal proprio Stato Maggiore Generale delle Forze Armate, ha inflitto perdite significative alle truppe russe nella direzione di Kramatorsk, città orientale nel Donetsk. Ha quindi respinto il nemico anche nei pressi di Dolyna, in direzione di Sloviansk, città puntata dalla Russia perché ritenuta nuovo cruciale obiettivo dopo Lysychansk e Severodonotesk. Sempre Mosca ha intanto schierato tre nuove navi da guerra e due sottomarini nel Mar Nero.
Il presidente Volodymyr Zelensky continua a chiedere aiuti e un sistema di garanzie di sicurezze alla Nato. E nel frattempo la Procura generale di Kiev ha fornito alcuni dati, non definitivi, sulle tragiche conseguenze della guerra. Da quando è avvenuta l’invasione da parte della Russia, infatti, i bambini uccisi in Ucraina sono stati 347 e quelli feriti 646. Il maggior numero di vittime è stato registrato nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev, Chernihiv, Lugansk.
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