Tensione alla Casa Bianca, dove è andato in scena un acceso scontro verbale tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Nello Studio Ovale tra i due sono volate urla e parole forti. Il presidente Usa ha accusato il leader ucraino di “giocare con la Terza Guerra Mondiale”. Zelensky – attaccato anche dal vicepresidente Vance: “Manchi di rispetto, hai fatto campagna per Biden” – ha risposto a Trump: “Non sono venuto per giocare a carte”
Nella storica cornice dello Studio Ovale, un incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso una piega inaspettata e drammatica. La tensione palpabile ha caratterizzato un dialogo che è rapidamente degenerato in uno scontro verbale, rivelando le frizioni che persistono tra le due nazioni in un contesto geopolitico complesso e delicato.
Durante l’incontro, i due presidenti hanno avuto uno scontro duro e acceso con urla e dichiarazioni forti. Trump ha accusato Zelensky di “mettersi in una pessima posizione” nelle trattative e di non possedere le “carte in mano” necessarie per raggiungere un accordo vantaggioso e che non può dire a Washington “voglio questo, voglio quello”. “Dovete essere riconoscenti”, ha poi urlato il presidente degli Stati Uniti. La sua affermazione che il presidente ucraino dovesse essere “riconoscente” per il supporto militare e finanziario degli Stati Uniti è stata accolta con sorpresa, dimostrando la frustrazione di Washington nei confronti di un alleato che, a loro avviso, non sta rispettando le dinamiche del rapporto bilaterale. Trump ha inoltre accusato il leader ucraino di “giocare con la Terza Guerra Mondiale”, minacciandolo con queste parole: “O fai un accordo o noi siamo fuori!”.
Lo scontro tra Trump e Zelensky nello Studio Ovale è andato avanti per circa 20 minuti e a un certo punto il presidente americano ha detto al leader ucraino “senza le armi degli Stati Uniti avresti perso la guerra in due settimane”. In un altro passaggio lo ha insultato dicendogli che “non è tanto intelligente”.
Le frasi chiave pronunciate da Trump hanno sollevato interrogativi sulla responsabilità di entrambi i leader nel gestire le conseguenze della guerra in Ucraina. Alcuni dei momenti salienti dell’incontro includono:
La risposta di Zelensky, che ha affermato di essere venuto negli Stati Uniti “non per giocare a carte”, ha messo in luce la sua determinazione e il suo desiderio di un approccio più costruttivo, nonostante le avversità. A rendere il clima ancora più teso è stata la presenza del vicepresidente americano JD Vance, il quale ha criticato Zelensky per la sua condotta, definendola “irrispettosa”. Vance ha inoltre sottolineato come Zelensky avesse fatto campagna elettorale per Biden in Pennsylvania, insinuando che il leader ucraino non stesse facendo abbastanza per mantenere un rapporto di reciproco rispetto con l’amministrazione attuale.
Trump ha chiesto a Zelensky di lasciare la Casa Bianca dopo lo scontro. Il presidente ucraino ha dunque abbandonato la Casa Bianca dopo il violento scontro con il presidente americano e la conferenza stampa congiunta, che era in programma tra i due leader, è stata annullata.
Dopo l’incontro, Trump ha pubblicato una dichiarazione su Truth Social, accusando Zelensky di aver “mancato di rispetto agli Stati Uniti”, ha scritto su Truth affermando che il presidente ucraino non era pronto per la pace. La frase “Può tornare quando sarà pronto per la pace” ha chiuso un incontro che si era trasformato in una vera e propria battaglia di parole, lasciando un segno indelebile sulla già fragile relazione tra i due leader.
“Oggi alla Casa Bianca abbiamo avuto un incontro molto significativo”, ha scritto il presidente americano su Truth. “È sorprendente ciò che emerge dalle emozioni e ho stabilito che il presidente Zelensky non è pronto per la pace se l’America è coinvolta, perché ritiene che il nostro coinvolgimento ci dia un grande vantaggio nei negoziati. Non voglio vantaggi, voglio pace. Ha mancato di rispetto agli Stati Uniti d’America nel loro amato Studio Ovale. Potrà tornare quando sarà pronto per la pace”.
L’uscita di Zelensky dalla Casa Bianca, accompagnata dall’annullamento della conferenza stampa prevista, ha segnato un momento di grande imbarazzo e tensione. I media ucraini, come Unian, hanno riportato l’accaduto, mentre i funzionari russi hanno etichettato l’episodio come “storico”, suggerendo che questo scontro possa avere ripercussioni significative non solo per le relazioni tra Stati Uniti e Ucraina, ma anche nei rapporti con la Russia.
La scena finale ha lasciato un’atmosfera di incertezza, con il mondo che osserva come due leader, entrambi con enormi responsabilità, possano trovare un terreno comune in un contesto geopolitico sempre più instabile. Questo episodio nello Studio Ovale non è solo un confronto tra due uomini, ma riflette le tensioni più ampie che caratterizzano le relazioni internazionali e la lotta dell’Ucraina per la sua sovranità e integrità territoriale. Con il conflitto che continua a imperversare, il futuro delle relazioni tra Kiev e Washington sarà determinato non solo dalla diplomazia, ma anche dalla capacità di entrambi i leader di superare le loro divergenze e lavorare insieme verso un obiettivo condiviso.
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