Trump, ultimo giorno da presidente: concessa la grazia a Steve Bannon

Nell’ultimo suo giorno alla Casa Bianca il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha concesso la grazia al suo ex consigliere Steve Bannon. Prima di lasciare il suo incarico, il tycoon ha assunto lo stesso provvedimento nei confronti di altre 72 persone e ha anche commutato le condanne di altre 70 persone. In totale quindi i provvedimenti firmati da Trump sono 143. Tra loro, però, non risultano né il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, né la ‘talpa’ dell’Nsa, Edward Snowden. Smentite le ipotesi che il presidente graziasse se stesso e il suo avvocato Rudolph Giuliani.

Le accuse a Bannon e la grazia all’italiano Tommaso Buti

L’ex capo stratega della Casa Bianca era stato arrestato ad agosto con l’accusa, in concorso con altre tre persone, di truffa per la raccolta fondi online We Build The Wall, ideata per la costruzione del muro al confine tra Stati Uniti e Messico. I procuratori federali di Manhattan lo accusavano di avere “escogitato una truffa ai danni di centinaia di migliaia di donatori”. Grazie ai quali erano stati raccolti 25 milioni di dollari.

Tra i graziati da Trump c’è invece il faccendiere italiano Tommaso Buti, imprenditore fiorentino. Tramite la sua legale Valeria Calafiore Healy, Buti ha ringraziato Trump. “Il provvedimento del presidente americano riguarda ipotizzati reati contro il patrimonio occorsi più di 20 anni fa e per i quali l’imprenditore italiano fu già processato in Italia e alla fine prosciolto dalla Corte di Appello nel 2007″.

Bilanci ambientali dell’amministrazione Trump

Recentemente il Guardian ha elencato le ricadute sulla crisi climatica globale causata dai 75 provvedimenti ambientali. Provvedimenti con i quali Trump ha reso gli Stati Uniti (e il mondo intero) più inquinati. In questi ultimi quattro anni, Donald Trump (tra le varie cose) ha facilitato l’affitto di suolo pubblico per le trivellazioni di gas e petrolio. Ha traghettato gli USA fuori dagli Accordi di Parigi.

Non solo: ha ridotto la protezione dall’inquinamento per laghi, fiumi, affluenti e zone umide. Ha indebolito le leggi sulle emissioni tossiche e la rete idrica degli impianti a carbone. Ha ribaltato le regole climatiche per il settore dell’elettricità volute dall’amministrazione Obama, finalizzate ad abbattere le emissioni di anidride carbonica degli impianti elettrici del 32% entro 2030 (rispetto ai livelli del 2005). Infine, ha abbandonato la proposta di trasferire le responsabilità finanziarie per la bonifica delle miniere dai contribuenti all’industria.

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