Texas pronto alla stretta definitiva sugli aborti: la legge fa discutere

Il Texas potrebbe diventare il primo stato dopo decenni a vietare la maggior parte degli aborti. La legge in questione è chiamata SB8 ed entrerà in vigore dal 1° settembre 2021. A bloccare la legge potrebbe essere soltanto l’iniziativa di un tribunale federale. Intanto le organizzazioni a favore della libertà di aborto si mobilitano e cercano di portare il caso all’attenzione mondiale. Tra i sostenitori più convinti della legge contro l’aborto figura Greg Abbott, avvocato e giurista, nonché governatore del Texas dal 2015.

Texas, che cosa stabilisce la legge contro l’aborto

Ma cosa stabilisce esattamente la SB8? Secondo la legge, chiunque denunci con successo qualcuno che fornisce o assiste una donna intenzionata ad abortire, dopo le prime sei settimane di gravidanza, riceverà una sorta di premio, una ricompensa di diecimila dollari. Se la legge SB8 venisse approvata, vieterebbe circa l’85% degli aborti. Infatti, la maggior parte delle donne non sa di essere incinta a sei settimane.

Se questa legge non sarà bloccata entro settembre, l’accesso all’aborto in Texas subirà un brusco arresto“, ha dichiarato in una nota Marc Hearron, consulente senior presso il Center for Reproductive Rights. Oltre a una sanzione di diecimila dollari, la legge stabilisce che i trasgressori della legge paghino le spese legali dei loro avversari.

Approvata una legge simile a Lubbock

A Lubbock, in Texas, una legge simile ha trovato approvazione tramite referendum, costringendo diverse organizzazioni a fermare immediatamente la loro attività. “Il nostro creatore ci ha dotato del diritto alla vita. Eppure milioni di bambini perdono il diritto alla vita ogni anno a causa dell’aborto“, aveva detto a maggio Greg Abbott, governatore repubblicano del Texas. Il governatore aveva inoltre vietato l’aborto per un mese nell’aprile 2020, sostenendo che “non era immediatamente necessario dal punto di vista medico“, a causa della pandemia di Covid-19.

Il diritto all’aborto e la storica sentenza del 1973

L’aborto è diventato legale negli Usa nel 1973, in seguito alla storica sentenza della Corte Suprema, passata alla storia come Roe contro Wade. La decisione garantiva alle donne il diritto costituzionale all’aborto fino al punto in cui un feto può sopravvivere al di fuori dell’utero: generalmente intorno alle 24 settimane. Prima di tale decisione, l’aborto era disciplinato da ciascun Stato. In almeno 30 Stati era considerato alla stregua di un reato. In altri 13 Stati era legale soltanto in determinate condizioni, come stupro, incesto o malformazioni. Era legale in 3 Stati solo in caso di stupro o pericolo per la partoriente. Soltanto in 4 Stati l’unico requisito legale era la richiesta della donna.

La legge che divide il Texas a metà

Questo diritto è stato preso d’assalto dai legislatori statali per decenni, spaccando letteralmente il paese a metà, tra chi affermava il diritto alla vita e chi la libertà di abortire. A distanza di oltre quarant’anni, il tema continua a dividere l’opinione pubblica, anche se la linea dei conservatori sembra aver preso il sopravvento. Rimangono infatti soltanto due giorni ai tribunali federali del Texas per intraprendere un’iniziativa contro la legge SB8. Intanto, circa 370 tra avvocati, ex giudici e funzionari hanno firmato una lettera aperta per opporsi alla legge, ma si dovrà attendere ancora per conoscere l’esito di questa battaglia.

 

 

 

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