L’attentato all’aeroporto di Kabul del 26 agosto, secondo fonti di intelligence Usa e britanniche, sarebbe con molta probabilità opera dell’Iskp, lo Stato Islamico della provincia del Khorasan (Isis-K), territorio al confine afghano con il Pakistan. Si tratta di un gruppo terroristico affiliato all’Isis. È nato nel 2015: fu fondato sei anni fa da talebani pakistani delusi dal loro gruppo, e da allora ha realizzato i principali attentati in Afghanistan.
L’attacco di Kabul, pochi giorni dopo la conquista del potere da parte dei talebani, evidenzia come sia divisa al suo interno la galassia del fondamentalismo islamico e del terrorismo. Di fatto, possiamo suddividerla in due “famiglie”: quella legata ad al Qaeda, a cui si sono legati i talebani, e quella legata allo Stato islamico (Isis), che contende ad al Qaeda il primato nel fondamentalismo islamico.
L’Isis nemico di al Qaeda
E infatti, nelle ore immediatamente successive alla nascita dell’Emirato islamico per mano dei talebani, l’Isis si è scagliato contro gli “studenti coranici”. Accusandoli persino di essere “agenti degli Usa” coi quali Washington avrebbe segretamente coordinato la conquista del Paese durante il meeting di Doha.
Al Naba, organo ufficiale dell’Isis, ha affermato inoltre che i talebani sono nemici dell’Islam. E il leader dell’Isis-K, Shahab al Muhajir, ha criticato l’interpretazione della religione dei talebani, giudicata troppo moderata. Nella convinzione che l’etnia Pashtun dei talebani sia religiosamente “impura” e politicamente compromessa con gli Usa.
I talebani ricambiano l’odio nei confronti dell’Isis. Nonostante l’amnistia generale di alcuni giorni fa, con la liberazione di oltre cinquemila prigionieri, l’unico ad essere giustiziato è stato Abu Omar Khorasani. Si trattava di uno dei comandanti di vertice dello Stato islamico nel sud-est asiatico.
Al Qaeda e Al Shabaab: chi sta con i talebani
L’ascesa dei talebani è stata un’enorme vittoria di immagine per al Qaeda, dopo anni in cui era stata oscurata dai successi dell’Isis. I talebani sono da sempre alleati e protettori del gruppo ora guidato da Ayman al Zawahiri. Per questo anche le formazioni terroristiche legate ad al Qaeda, come gli Al Shabaab in Somalia e Hayat Tahrir al-Sham (Hts), il gruppo che controlla la regione siriana attorno a Idlib, hanno festeggiato per la conquista di Kabul.
Congratulazioni ai talebani sono arrivate anche da Jemaat-e-Islami, l’equivalente della Fratellanza Musulmana in Pakistan e Bangladesh, e da Hamas in Palestina. Per quanto riguarda l’Iran, sebbene siano avversari dei talebani, che li considerano gli sciiti apocrifi e la Repubblica islamica iraniana il simbolo dei nemici interni all’Islam, per ragioni di opportunismo e stabilità dei confini non hanno mai messo in atto azioni nei confronti dei talebani paragonabili a quelle contro l’Isis in Siria.