Terremoto di magnitudo 6.9 in Nuova Zelanda: allarme tsunami

Un terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito la costa orientale dell’Isola del Nord della Nuova Zelanda. Il sisma, come indicano le rilevazioni dell’Us Geological Survey, si è registrato a una profondità di 10 chilometri. Le autorità hanno diramato l’allarme tsunami. Su Twitter, la protezione civile neozelandese ha invitato chiunque si trovi in prossimità della costa e abbia sentito una lunga scossa a spostarsi verso il terreno elevato più vicino o in direzione dell’entroterra.

L’epicentro del terremoto e il rischio tsunami

In base a quanto comunicato dall’Us Geological Survey, l’epicentro del terremoto è stato a 180 chilometri a nord-est della città di Gisborne alle 2:27 del mattino (ora locale), a una profondità di 10 chilometri. “Sulla base dei parametri preliminare del terremoto, sono possibili onde di tsunami pericolose per le coste situate entro 300 chilometri dall’epicentro del sisma”, ha reso noto il Pacific Tsunami Warning Center, con sede alle Hawaii. L’allarme tsunami sarà mantenuto per le prossime ore. Le autorità invitano a evitare gli spostamenti, a eccezione di quelli necessarie per fuggire da una casa a ridosso della costa e raggiungere le alture o l’entroterra.

I sismi avvenuti nel recente passato

In passato, la Nuova Zelanda è ha avuto più volte a che fare con dei terremoti piuttosto violenti. Nel 2011, per esempio, un sisma di magnitudo 6.3 sconvolse la città di Christchurch e l’area circostante, portando alla morte di 185 persone. Nella stessa area, il 14 febbraio 2016 si verificò un terremoto di magnitudo 5.7 che fece sbriciolare una scogliera. Il 13 novembre dello stesso anno, un altro sisma (stavolta di magnitudo 8.1) fece scattare l’allarme tsunami provocando onde alte dai tre ai sei metri.

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