Strasburgo: “Vaccini obbligatori ai bambini non violano diritti umani”

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha stabilito che rendere i vaccini obbligatori per i bambini non costituisce una violazione dei diritti umani. La legge entrata in vigore in Repubblica Ceca è, dunque, del tutto legittima. La Corte ha aggiunto che l’obbligo di sottoporre i bambini a delle vaccinazioni in grado di proteggere contro nove malattie, pena l’esclusione dalla scuola materna e una multa per i genitori, potrebbe essere una misura “necessaria in una società democratica”.

“I vaccini tutelano la salute e i diritti di tutti”

La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è arrivata in seguito ai ricorsi presentati da alcune famiglie che non avevano vaccinato i propri figli. Tra i ricorrenti, uno era stato multato, mentre gli altri si erano visti rifiutare l’ammissione all’asilo dei figli. La Corte ha riconosciuto che la vaccinazione obbligatoria rappresenta un’interferenza con l’integrità fisica dell’individuo e, pertanto, riguarda il diritto al rispetto della vita privata, tutelato dall’articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. Tuttavia, i giudici hanno anche fatto notare che la legge ceca persegue l’obiettivo “legittimo” di tutelare la salute, come pure i diritti altrui. “La vaccinazione tutela sia coloro che la ricevono sia quelli che non possono essere vaccinati per ragioni mediche“. Quest’ultimi “si affidano all’immunità di gregge per essere protetti dalle malattie infettive gravi”.

La sentenza dei giudici di Strasburgo

L’obiettivo della legge in vigore in Repubblica Ceca è proteggere “ogni bambino dalle malattie infettive gravi, attraverso la vaccinazione e l’immunità di gregge”. Pertanto, per i giudici di Strasburgo “può essere definita coerente con il miglior interesse del minore”. La Corte ha anche fatto notare che lo status di non vaccinato non impedisce ai bambini non immunizzati di accedere alla scuola elementare, ma solo all’asilo, e che la multa inflitta a uno dei ricorrenti non è esorbitante.

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