Il primo decollo, programmato per la giornata di oggi, del razzo Starship, il più grande mai costruito, realizzato dalla SpaceX di Elon Musk, è stato rinviato a causa di un problema di pressurizzazione nella fase di richiamo a soli 44 secondi dalla partenza. Sarebbe dovuto essere il primo test di volo (quasi) orbitale del razzo completo, dopo che, negli scorsi anni, sono stati effettuati test riguardanti solamente il secondo stadio.
Questi test hanno un’importanza fondamentale perché la NASA (l’agenzia spaziale statunitense) ha scelto la navicella Starship per portare gli astronauti sulla Luna alla fine del 2025 con la missione Artemis III, il primo programma, dopo la conclusione di Apollo nel 1972, che promette di riportare l’uomo sul suolo del nostro satellite.
SpaceX, sui suoi account social, ha commentato: “I nostri team stanno lavorando alla prossima finestra di opportunità possibile”. Per ora il prossimo tentativo è stato programmato per mercoledì 19 aprile alle ore 15 italiane.
Il proprietario di SpaceX, Elon Musk, dopo aver confermato su Twitter il problema di pressurizzazione, dovuto probabilmente a una valvola ghiacciata, ha aggiunto: “abbiamo imparato tanto oggi, ora stiamo scaricando il propellente, ci riproveremo tra qualche giorno“.
Starship, con i suoi 120 metri di altezza (più grande del Saturn V del programma lunare Apollo, che si ferma a 111 metri) è, come già detto, il più grande razzo mai costruito, ma non solo, infatti è anche il più potente al mondo: è spinto, nel primo stadio, da 33 motori Raptor a metano liquido e ossigeno liquido che garantiscono 74.500.000 Newton di spinta, mentre nel secondo stadio 6 ulteriori motori Raptor offrono una spinta di 14.700.000 Newton.
L’astronave è progettata per trasportare in orbita più di 100 tonnellate di carico, compreso l’equipaggio ed è destinata a riportare l’uomo sulla Luna, ma la speranza è quella che possa riuscire, nei prossimi anni, ad arrivare fino a Marte, per permettere ad alcuni astronauti di raggiungere il Pianeta rosso per la prima volta nella storia.
La caratteristica più affascinante del razzo è che quando il primo stadio si separerà dal resto della struttura, poco dopo il lancio, rientrerà in modo controllato sulla terra. Nello specifico, per quanto riguarda questo test, è previsto che atterri a 36 km al largo della costa del Texas e non verso la base di lancio (come accaduto in test precedenti).
Starship dovrebbe, subito dopo il lancio, passare sopra Cuba, attraversare tutto l’Oceano Atlantico, parte dell’Africa meridionale, sorvolare l’Oceano Pacifico e l’Indonesia e impattare in mare, a nord delle Isole Hawaii. In tutto il volo dovrebbe durare circa 90 minuti e non dovrebbe compiere un’orbita completa.
La quota da raggiungere non è ancora certa, ma dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 km di altezza.
Come detto in precedenza il test è stato rinviato a dopodomani, mercoledì 19 aprile alle nostre ore 15 circa, ma vedremo se ci saranno ulteriori conferme nelle prossime ore.
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